Annie Leibovitz: il mondo visto attraverso una macchina fotografica

Anna-Lou “Annie” Leibovitz nasce il 2 ottobre 1949 a Westbury, Connecticut, da un colonnello dell’aereonautica militare statunitense e da una insegnante di danza. A causa dei continui spostamenti della famiglia dovuti alla carriera paterna, Annie ha la possibilità sin da bambina di girare il mondo. La sua passione per la fotografia si manifesta durante una vacanza in Giappone nel 1967: fu proprio in quell’occasione che comprò la sua prima macchina fotografica, una Minolta SR-T 101, per scattare delle fotografie sul monte Fuji.

Annie Leibovitz negli anni 70

Nel 1970 iniziò a collaborare con la rivista Rolling Stones, dopo che per caso una sua foto, che riproduceva una manifestazione a San Francisco contro la guerra in Vietnam, arrivò nella redazione della rivista che la pubblicò subito in copertina. Da quella prima fortunata fotografia nasce una collaborazione molto proficua tra la giovane Annie Leibovitz e la prestigiosa rivista americana; tra molte delle copertine e collaborazioni si può ricordare il reportage che Annie fece nel 1975 per tutta la durata di una tournée del gruppo dei Rolling Stones diventando la loro fotografa ufficiale, ma sicuramente la foto in copertina più famosa fu quella che scattò a Yoko Ono e John Lennon e che venne pubblicata nel gennaio 1981.

John Lennon e Yoko Ono fotografati da Annie Leibovitz

La foto, scattata il giorno stesso in cui John Lennon venne ucciso, venne assegnata ad Annie dalla rivista: l’idea iniziale della fotografa era quella di ritrarre solo John, ma quest’ultimo insistette per avere accanto a sé sua moglie Yoko Ono. Annie per catturare il momento di tenerezza tra l’ex Beatle e la sua seconda moglie utilizzò una macchina fotografica istantanea. Sia John che Yoko notarono immediatamente la potenza della foto tanto che esclamarono ad Annie “Hai catturato esattamente il nostro rapporto”.

Con la successiva morte del musicista la foto apparve sulla copertina della rivista che uscì il 22 gennaio del 1981 proprio per commemorare il ricordo di John Lennon.

Nel 1983 Annie Leibovitz lascia Rolling Stone e inizia a collaborare come freelance con altre riviste come Vogue e Vanity Fair, contribuendo a realizzare tra i più significativi e celebri ritratti della fotografia contemporanea.

Lo stile di Annie Leibovitz è modellato sul rapporto tra fotografo e modello; lei cerca sempre di conoscere l’anima della persona prima di catturarla nella fotografia, per questo i suoi ritratti sono studiati nei minimi dettagli; la sua migliore capacità è quella di stupire il suo spettatore con un linguaggio efficace e diretto.

Whoopi Goldberg nella vasca piena di latte

Tra i molti ritratti noti di Annie alcuni sono entrati nell’immaginario collettivo, come ad esempio quando fotografò nel 1984 l’attrice americana Whoopi Goldberg immersa in una vasca da bagno piena di latte, o come il ritratto che fece a Dan Aykroyd e John Belushi per l’uscita del film “The Blues Brothers” con il volto di entrambi dipinto di blu per la copertina di Rolling Stones, o il ritratto che fece nel 1994 a Johnny Depp e alla sua compagna del tempo, la top model Kate Moss, fotografati sdraiati sul letto della camera del Royalton Hotel di New York.

Dan Aykroyd e John Belushi sulla copertina di Rolling Stone per l’uscita del film Blues Bothers

Uno dei lavori di Annie Leibovitz che ha avuto un maggior riscontro di pubblico è la serie di ritratti di molte celebrità nei panni dei personaggi creati dalla casa di produzione della Walt Disney: ha ritratto Mikhail Baryshnikov, Gisele Bundchen e Tina Fey rispettivamente come Peter Pan, Wendy e Trilli, Scarlett Johansson come Cenerentola, Jessica Biel come Pocahontas, Jessica Chastain come Merida dal film The Brave- Ribelle e molti altri.

Jessica Chastain ritratta come Merida di The Brave
Jessica Biel ritratta come Pocahontas

Oltre ai molti ritratti e alle molte copertine che realizzò per le svariate riviste ad affascinarla è sempre stato il reportage e la possibilità di raccontare una storia seguendola da vicino come era successo ai tempi della collaborazione con il giornale Rolling Stone negli anni ’70, quando aveva seguito il tour del gruppo dei Rolling Stones. Queste immagini sono quelle più importanti e più amate da Annie come affermerà lei stessa più avanti:

[le foto che scattai ai Rolling Stones] erano particolarmente forti, probabilmente perché ho passato tanto, veramente tanto tempo viaggiando con la band

Questo genere di reportage cercherà sempre di riprodurlo durante la sua carriera, come fece con il lavoro sui danzatori nel 1990 con Mikhail Baryshnikov e Mark Morris, e poi con il viaggio a Sarajevo nel 1993.

Mikhail Baryshnikov (1990)

Nonostante il suo grande interesse per questo tipo di lavoro cercherà sempre di distanziarsi dalla definizione di giornalista per non dovere astenersi dall’esprimere un’opinione personale perché come affermò:

La mia voce di fotografo è molto più forte se posso esprimere il mio punto di vista”.


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