L’Italia non è un paese di lettori forti: si tratta di una triste, inconfutabile realtà. Ma cosa si può fare per rovesciare questa sentenza di morte letteraria? Una delle possibili risposte è senz’altro quella di avvicinare bambini e ragazzini alla letteratura fin da piccoli; e se per i più piccoli l’arma vincente è sicuramente il mondo delle fiabe, come accompagnare i preadolescenti in un tale universo di meraviglie?
Intorno agli undici anni, i bambini iniziano a sviluppare un’intelligenza e una sensibilità ancora suscettibili alla fantasia, ma già pronta ad accogliere i primi ragionamenti più complessi e adulti; perciò non c’è modo migliore che introdurli al mito e all’epica per approcciarli alla lettura.
Ovviamente però non tutti i testi di questo tipo sono facilmente abbordabili; nel qual caso si può ricorrere ai testi adattati appositamente o a tutta una serie di romanzi fantasy che riprendono le fila dei loro “antenati”.
Il motivo per cui si potrebbero rivelare preferibili agli adattamenti è la ventata di aria fresca che l’ambientazione ai giorni nostri porta con sé, un incentivo a ritrovarsi nei giovani protagonisti e nei luoghi e le abitudini descritti.
Esistono numerosi romanzi che rispondono a queste caratteristiche, destinati a fasce di lettori di tutte le età, e fra questi figurano i romanzi di Rick Riordan, che si è occupato di scrivere di mitologia greco-romana, egizia e norrena.
Il primo ciclo di sua composizione tratta le avventure di Percy Jackson, giovanissimo semidio coinvolto in mitiche imprese analoghe a quelle degli eroi originari imparentati con le divinità dell’Olimpo. Il ciclo di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo consta di cinque volumi e segue l’eroe dai suoi undici ai suoi diciassette anni; esiste inoltre una seconda pentalogia nella quale ai soliti personaggi se ne aggiungono altri legati alle divinità dell’antica Roma (Eroi dell’Olimpo, Arnoldo Mondadori editore).
Dai primi due di questi romanzi sono stati perfino tratti due film con Logan Lerman e Alexandra Daddario.
Meno noti, ma ugualmente meritevoli, sono i romanzi del ciclo The Kane Chronicles, incentrati sulle divinità dell’antico Egitto, e quelli del ciclo Magnus Chase e gli Dei di Asgard, riguardanti la mitologia norrena; sono tutti editi dalla Mondadori.
Un altro punto forte di queste saghe sta nel fatto stesso di essere delle collane piuttosto che volumi autoconclusivi: in questo modo non solo la naturale curiosità dei ragazzini li spingerà probabilmente a proseguire la lettura, ma potranno anche crescere parallelamente al loro campione, condividendone metaforicamente difficoltà e percorso di maturazione.
Un difetto, invece, probabilmente sta nel rischio di mescolare i miti e le leggende veri e propri con gli eventi dei romanzi in senso stretto. In questo, si perde in parte la funzione didattica e spicca quindi soltanto l’innegabile pregio di introdurre dei ragazzini alla letteratura in senso più ampio.
L’autore ha tentato di ovviare a questo problema, comunque, inserendo un glossario alla fine di ciascun romanzo, in cui si chiarisce brevemente il ruolo della divinità o del semidio nel mito e nel romanzo. Questa sezione è d’aiuto anche per tenere a mente tutti i personaggi, che vengono attinti dalle leggende indiscriminatamente, senza quindi riportare tutti gli aspetti di ogni vicenda e senza dare la possibilità di ripercorrere i singoli episodi.
Del resto siamo nell’era di Internet, e la nuova generazione sarà senz’altro capace di approfondire gli argomenti di suo interesse, riscattando per l’ennesima volta il web dalla sua non proprio immacolata reputazione.
FONTI
Un commento su “Il mito e l’epica nei romanzi per ragazzi #1 – Rick Riordan”