Il postino è un film del 1994 ispirato al romanzo di Antonio Skármeta Il postino di Neruda e diretto da Michael Radford. All’interno del cast figurano Massimo Troisi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta.
In una delle scene più belle de Il postino, Mario (Massimo Troisi), il protagonista, registra tutti i suoni più belli dell’isola, per mandarli al suo caro amico Pablo Neruda (Philippe Noiret).
Un scena ricca di poesia, in cui la dolcezza dei suoni delle onde del mare, del cielo stellato, del battito del cuore di un bambino, si unisce a un’altra musica, quella di Luis Enriquez Bacalov, un grande compositore che ci ha lasciati recentemente.
La colonna sonora del Postino (di cui va precisata anche la co-paternità di Sergio Endrigo) ha vinto il premio Oscar nel 1996. Ma non è l’unico grande successo di Luis Bacalov.
Il compositore argentino ha collaborato con altri grandi registi, tra i quali Federico Fellini per La città delle donne e Pier Paolo Pasolini per il Vangelo secondo Matteo, o per Damiano Damiani ed Ettore Scola. Anche Tarantino utilizza parte del tema della colonna sonora scritta da Bacalov per lo spaghetti-western Il grande duello nel film Kill Bill e alcuni brani di Django sono stati composti proprio da Luis Bacalov in persona.
Ripercorrendo la sua carriera di arrangiatore si possono citare poi tante grandi collaborazioni: quella con Rita Pavone per La partita di pallone e Il ballo del mattone, per citarne due, o con Sergio Endrigo, che ha portato a diversi grandi successi, tra cui proprio la colonna sonora de Il postino.
Bacalov ha inotre curato gli arrangiamenti degli album di Baglioni, Mia Martini e Ricchi e poveri. Addirittura la celebre musica di Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte è sua.
Ma quella con Bacalov non è l’unica grande collaborazione musicale di Massimo Troisi: grande fu anche il sodalizio artistico con Pino Daniele.
Anche Pino Daniele ha composto colonne sonore per diverse pellicole, tra cui tre di Massimo Troisi: Ricomincio da tre, Le vie del Signore sono finite e Pensavo fosse amore… invece era un calesse.
Ha collaborato anche con altri registi come Sergio Corbucci, Elvio Porta, Enzo D’Alò, Francesco Rosi, che ha scelto Je so’ pazzo come colonna sonora in Tre fratelli, e molti altri.
Tuttavia le musiche più belle sono sicuramente quelle composte proprio per Troisi, come Quando, scritta per Pensavo fosse amore… invece era un calesse. Il regista ha portato anche una piccola modifica al testo: da “e vivrò, sì vivrò,/ tutto il giorno per vederti danzare” il verso della canzone di Pino Daniele è diventato “e vivrò, sì vivrò/ tutto il giorno per vederti andare via”, coerente con la storia d’amore mancata della pellicola.
Massimo Troisi e Pino Daniele erano legati dall’arte, dalle origini napoletane e anche dai problemi di cuore. Quel cuore che poi ha portato alla morte entrambi.
E sempre al cuore ha pensato Maria Grazia Cucinotta, Beatrice Russo ne Il postino, quando ha ricordato così Luis Bacalov:
“Le suggestioni che aveva delle scene furono decisive per creare la colonna sonora, anzi più che la colonna sonora le sue note sono state il battito cardiaco del film”.
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