Partire per un viaggio in India vuol dire abbandonare il proprio bagaglio di cultura, usi, tradizioni al banco del check-in per trovarne uno nuovo, totalmente diverso, sui nastri dell’aeroporto.
Per il turista medio, italiano e/o europeo non importa, il viaggio in India rappresenta qualcosa di inavvicinabile: pericoloso, sporco, povero, diverso. Insomma, un viaggio da non intraprendere, mai, per nessuna ragione. Ecco la tabella di marcia per organizzare il viaggio, tenendo conto delle oggettive differenze esistenti tra il Paese di partenza e quello di arrivo.
La partenza: per soggiornare in India servono passaporto e visto turistico. La pratica per ottenere il visto può rivelarsi lunga e complicata, meglio preparare tutti i documenti per tempo.
Igiene: gli standard di igiene si rivelano spesso diversi da quelli a cui siamo comunemente abituati, meglio fare scorta di gel e salviettine disinfettanti.
Situazione sanitaria: la Farnesina classifica la situazione sanitaria indiana come rischiosa e consiglia ai cittadini italiani in partenza di stipulare un’assicurazione sanitaria che garantisca il rimborso delle cure mediche e l’eventuale rimpatrio della persona malata.
Una volta arrivati, l’India vi sorprenderà. Il paese è veramente molto vasto, le singole aree si rivelano profondamente diverse tra loro; una costante è purtroppo la povertà: gli intoccabili che vivono per le strade delle città sono moltissimi. L’India è una pietra preziosa, dorata e con moltissime facce, brillanti e opache: alla più assoluta miseria degli intoccabili si contrappongo i fasti e le ricchezze delle famiglie più ricche.
Il boom economico che ha caratterizzato l’India negli ultimi anni, ha sicuramente migliorato la vita di molte persone ma ha anche incrementato il divario sociale tra ricchi e poveri.
In India la situazione igienico-sanitaria delle persone più povere è devastante: le migliaia di persone che abitano in strada non hanno accesso all’acqua pulita e ai servizi igienici. Questo “sistema” contribuisce a rendere sempre più critica la situazione nelle megalopoli.
Poi ci sono Bollywood e altri centri di produzione più o meno famosi, che producono 1100 film ogni anno.
Avrete modo di scoprire un universo che vi cambierà, ricchezze e miserie di questo Paese vi coinvolgeranno. Se siete viaggiatori e non turisti, partire per l’India vi darà modo di scoprire un mondo nuovo.
Ma non serve spostarsi lontano per conoscere l’India: venite a trovare Lo Sbuffo il 2 dicembre alla Casa dei Diritti, una ragazza indiana adottata in Italia ci parlerà del suo paese natale e delle sue meraviglie, della sua esperienza e di cosa significhi essere indiani!
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