Quando un colosso della moda come Jimmy Choo ingaggia per una pubblicità una delle modelle più famose degli ultimi cinque anni quale Cara Delevingne il risultato grandioso è quasi certo. Eppure risulta triste come in Shimmer in the Dark (campagna Cruise 2018 della maison) Cara Delevingne, nella vita così audace e fuori dagli schemi, sembra essere ridotta ad un mero oggetto sessuale.
Per prima cosa, il vederla camminare per le strade di New York, di notte, con tacchi alti ed un vestitino corto porta inevitabilmente a collegare la scena alla realtà della prostituzione. La protagonista si trova inoltre soggetta ad un episodio di catcalling: un commento viscido da un uomo seduto ai gradini d’ingresso di una casa (a cui tra l’altro reagisce lusingata) ed infine la vediamo comprare un hot dog ad un baracchino ambulante, acquisto accompagnato da un bacio all’oggetto fallico e una squadrata dal dietro ricevuta dal venditore.
Nonostante gli stivaletti protagonisti della pubblicità siano, come tutte le calzature Jimmy Choo, un capolavoro e Cara sia stupenda nel suo incedere fiera quasi come su una passerella, i riferimenti sessuali e di cattivo gusto appaiono evidenti, soprattutto al pubblico femminile che più spesso si trova soggetto a spiacevoli episodi di molestie a sfondo sessuale. A peggiorare la situazione, una breve scena in cui la protagonista confronta i suoi stivali brillanti con le scarpe meno appariscenti di un’altra passante: un rapido esempio della storica, e deleteria, competizione fra donne tipica dell’universo femminile e decisamente distruttiva.
Insomma, tutti elementi che degradano la figura femminile e la limitano a ciò che la donna è nell’immaginario fin troppo comune nella società: l’idea di donna in quanto corpo, una donna la cui principale aspirazione è piacere all’uomo e soddisfarlo. Ad ognuno, però, la propria interpretazione. Il messaggio che viene colto dipende anche dal singolo spettatore e dal suo vissuto, e può variare di molto. Questa recensione vuole solo proporsi di mettere il focus su dettagli che, se passati inosservati, rischierebbero di peggiorare ancora di più la situazione, già tragica, della condizione femminile e della molestia sessuale, tematiche calde nel quotidiano della nostra società.