Alzi la mano chi non è mai passato, nemmeno una volta, neppure per caso, dalla Stazione Centrale di Milano. Tutti o quasi la conoscono, la amano o la odiano, ci passano per partire, per tornare a casa la sera dopo il lavoro o dopo aver compiuto un lungo viaggio.
La stazione ha una lunga storia alle spalle e molte persone con età pari o superiore ai trent’anni ricordano “la Centrale di una volta”, quando i negozi non c’erano, o se c’erano erano pochi, quando c’erano le scale mobili sistemate per rendere più agevole e veloce l’accesso al piano binari, quando la biglietteria era all’entrata del grande atrio al piano terra.
Oggi il viaggiatore si trova in una stazione profondamente diversa. Con la nascita e lo sviluppo delle linee ad alta velocità non solo è cambiato il modo di viaggiare, è cambiato anche il modo di vivere la stazione. Se prima si aspettavano i treni in sala di aspetto leggendo un libro o un giornale oggi si fa shopping oppure si lavora.
I progetti di riqualificazione e restauro, che si sono conclusi nel 2010, hanno completamente cambiato l’aspetto della stazione, cancellando alcune cose e creandone altre, rendendola sicuramente più moderna ma anche più commerciale.
Camminare con lo sguardo per aria o rivolto a terra non è mai una scelta saggia, men che meno in una stazione affollata, ma i pavimenti e le decorazioni della Stazione Centrale raccontano molto di un particolare periodo storico del nostro Paese, il ventennio fascista.
Al piano binari, sul pavimento vicino alle scale che portano alla galleria delle carrozze, potrete notare una sigla: FERT. Questa sigla è il motto di casa Savoia e significa: “Fortitudo Eius Rhodum Tenuit”, oppure deriverebbe dal verbo latino fero, fers, ovvero portare-sopportare.
In stazione è presente, anche se non visitabile, la saletta reale, in cui il monarca e la sua famiglia potevano aspettare il proprio convoglio.
Nella stazione è anche presente il Memoriale della Shoah della città di Milano. Inaugurato nel 2013, racconta il drammatico trasferimento di centinaia di ebrei e oppositori del regime fascista nei campi di concentramento nazisti.
In poche parole il viaggiatore di passaggio per Milano Centrale può compiere un viaggio ideale ancora prima di salire sul proprio treno.