Passione e ritmo: la musica della Catalogna può essere definita utilizzando questi due concetti. La regione nord-orientale della penisola iberica, di cui si parla molto in questi giorni a causa del referendum del 1° ottobre, mantiene un forte identità culturale, in particolar modo per quanto riguarda la musica.
I gruppi si diversificano molto per generi, caratteristiche tecniche e sonorità, ma la maggior parte di loro ha una particolarità in comune: la lingua. Il catalano, parlato tutt’oggi da circa 9 milioni di persone, è uno degli elementi di maggior coesione per gli abitanti di questa regione, che trova il suo centro principale nella città di Barcellona.
I Mishima, ad esempio, sono uno dei gruppi indie più in voga da queste parti. Il loro nome ricorda lo scrittore giapponese Yukio Mishima e la band deve il proprio successo principalmente a Youtube, dove hanno aperto un canale con quasi 2.000 iscritti: Mai més, Qui més estima e S’haurà de fer de nit.
Un altro gruppo indie molto noto sono gli Els Amics De Les Arts, nati a Barcellona nel 2005. Con un sapiente uso delle sonorità tipiche della regione catalana, i tre membri, Dani Alegret, Joan Enric Barceló e Eduard Costa i Ferran Piqué, hanno raggiunto rapidamente un ampio successo di pubblico. Uno dei loro brani migliori è senza dubbio Apologia de la Ingenuïtat, pubblicata alla fine dello scorso febbraio.
Inizialmente ha iniziato a muovere i primi passi della sua carriera cantando in inglese, ma il vero successo è arrivato quando Jaume Pla, in arte Mazoni, ha cominciato a fare musica catalana: Eufòria è l’espressione della rapida, ed eccentrica, trasformazione di questo artista.
Non solo indie, però. Bad Gyal, nome d’arte della giovanissima Alba Farelo, nata nel 1997, si è ormai da tempo affermata nel campo del trap, dell’hip hop e del reggaeton. Lanciata da Pai, versione modificata del brano Work di Rihanna, Bad Gyal ha rilasciato una serie di canzoni interessanti: Indapanden, Leiriss e No pierdo Nada.
Altri importanti artisti che stanno rendendo celebre la cultura catalana attraverso la musica, sono 4 hiverns, progetto musicale di Carles Querol, il quale ha esordito nel 2014 con Miralls, e la band Txarango, specializzata in musica reggae e ska. Agafant l’horitzó è probabilmente uno dei loro brani migliori.
Infine, Álvaro Soler, nato a Barcellona nel gennaio 1991. Nonostante abbia assunto una panoramica più internazionale, ha mantenuto il contatto con la Catalogna. Tra le sue canzoni più note ci sono Sofia, El mismo sol e Yo contigo, tu conmigo.
Buon ascolto