La Venaria. Viaggio nella Reggia

Balzata recentemente agli onori delle cronache nazionali per faccende legate a manichini decapitati e ghigliottine ( i manichini rappresentavano Matteo Renzi e il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti), la Reggia di Venaria ha ospitato nei giorni scorsi il G7 dei ministri del lavoro, tecnologia e industria.

Oltre a questa recente e cupa notorietà, la Reggia ha alle proprie spalle una ricca e lunghissima storia, fatta di fasti e di lusso ma anche di periodi di crisi e abbandono a cui è sempre seguita una grande rinascita.

Costruita per volere del duca Carlo Emanuele II che desiderava avere una dimora di caccia nei dintorni della città di Torino, la Venaria ha subito nei secoli vari rimaneggiamenti. Durante l’assedio della città di Torino da parte delle truppe napoleoniche venne utilizzata come caserma francese, uso che continuò anche con il ritorno al potere della dinastia sabauda.

Venaria Reale (Torino)

Il 13 ottobre 2007 la reggia rinasce. Dopo lunghi e costosi lavori di restauro il Palazzo, i giardini e l’intero borgo si mostrano al mondo sotto una luce nuova; il degrado e il disinteresse generale hanno lasciato il posto ad un sistema museale imponente che coinvolge nelle attività la cittadina e le varie realtà, commerciali e non, presenti sul territorio.

A dieci anni dall’inaugurazione la Venaria splende ancora. Nel corso degli anni sono state restaurate e aperte al pubblico nuove aree del Palazzo, destinate ad ospitare importanti eventi e mostre provvisorie. Entrare nel museo significa immergersi in un mondo in cui il passato e il futuro si fondono.

Tutti possono godersi una giornata alla Venaria: le famiglie, i bambini, gli amanti dell’arte, le scolaresche.

Si può passeggiare per i giardini, ricostruiti seguendo i progetti originali, si possono visitare le esposizioni temporanee che vengono proposte nelle scuderie o nell’Orangerie, si può osservare l’esposizione permanente della reggia passando per la grandiosa Galleria Grande, realizzata da Filippo Juvarra.

Reggia di Venaria Reale, corpo centrale e vasca del Parco Basso

Dopo aver visitato la Venaria una passeggiata per il borgo è obbligatoria. Parte integrante nel progetto della Reggia, conserva ancora oggi il fascino dei tempi passati. Il villaggio rappresentava, e rappresenta tutt’oggi, un punto simbolico del potere sabaudo.

La pianta del villaggio ricalca fedelmente il collare dell’Annunziata  (la più alta onorificenza sabauda) e aveva come scopo principale quello di impressionare con le sue linee e le sue prospettive il visitatore in arrivo.

Lasciato alle spalle il sole e il caldo torrido dell’estate possiamo goderci una giornata nel museo e nei parchi del Palazzo, in tutta serenità, pensando ai fasti e alle ricchezze del Palazzo, una volta riservati a pochi e oggi alla portata di tutti.

 

FONTI

Lavenaria

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