Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno e sono molte le iniziative dedicate a questa causa. Anche il campo della moda si impegna a promuovere ogni anno questa iniziativa a scopi benefici ma anche a scopi informativi.
L’attenzione è rivolta anche verso le donne che hanno subito la mastectomia, parziale o totale, in seguito alla malattia. Il post-operazione è uno dei momenti più difficili per una donna vittima di tumore al seno, in quanto il seno è uno dei simboli di femminilità nell’immaginario collettivo, quindi la perdita di questo porta, in molti casi, a delle insicurezze e, nel peggiore dei casi, anche a depressione.
Negli ultimi tempi, si sta cercando di inserire all’interno dell’immaginario collettivo un’idea di femminilità nuova che trascende da quella comune di donna con seno prosperoso e lunghi capelli; una donna può e deve sentirsi bella e femminile anche in assenza di queste due caratteristiche, deve sentirsi bella e accettata nonostante abbia subito l’asportazione del simbolo della sensualità.
Per questo, molti brand hanno cercato di far sentire queste donne belle come prima dell’operazione, se non di più.
A questo proposito parliamo di AnaOno Intimates, un marchio specializzato in lingerie per donne che hanno subito mastectomie, ricostruzioni del seno o che convivono con altre condizioni che causano dolore. Gli speciali reggiseni prodotti da questo brand sono infatti realizzati con lo scopo di far sentire a proprio agio, sicure di sé e belle queste donne attraverso la rimozione dei ferretti tipici dei reggiseni tradizionali e dei ganci, l’uso di materiali morbidi e “four-way stretch” e cuciture nascoste e meno fastidiose al contatto con la pelle.
In occasione della settimana della moda di New York, nel gennaio 2017 hanno preso parte come modelle alla sfilata di AnaOno Intimates (in collaborazione con Cancerland, associazione americana di sensibilizzazione e lotta al cancro) alcune donne che sono sopravvissute al cancro e che non si vergognano a mostrare il proprio corpo perché orgogliose di sé stesse. La sfilata ha avuto lo scopo di raccogliere fondi da donare in beneficienza.
Le donne che hanno sfilato non hanno avuto timore di mostrarsi per come fosse il loro corpo in biancheria intima e soprattutto non hanno intenzione di rinunciare alla propria femminilità a causa dell’intervento subito.
Alla base di tutto ciò c’è la creatrice del brand, Dana Donofree, che a 27 anni ha subito l’asportazione di entrambi i seni: questa esperienza la spinse a trovare una soluzione per chi, come lei, aveva bisogno di sentirsi a proprio agio nella propria pelle dal momento immediatamente successivo all’operazione e per tutta la vita.
“I feedback che ricevo da queste donne sono semplicemente incredibili. Mi raccontano di come un mio reggiseno sia stato l’unico che non si sono dovute togliere subito dopo il lavoro. Mi raccontano che con quello addosso si sono sentite di nuovo belle” ha detto la Donofree dopo la sfilata. Altre affermano di essersi sentite per la prima volta e di nuovo sensuali e belle “proprio come queste cicatrici sexy e maestose”.
Per fortuna, AnaOno Intimates non è stato l’unico brand ad occuparsi di questo problema: prima c’è stata Stella McCartney che ha disegnato il “Louise Listening Bra” proprio per le donne che, come sua madre, hanno perso entrambi i seni.
L’aspetto rivoluzionario della sfilata, però, sta nell’aver fatto sfilare donne che rappresentassero davvero lo scopo dell’azienda di intimo, donne coraggiose e orgogliose di sé stesse, nonostante tutto.
FONTI:
gioia.it[/one_.half]