Il prossimo Martedì 17 Ottobre i giurati del Man Booker Prize 2017 saranno finalmente chiamati a scegliere quale tra i romanzi in lingua inglese pubblicati nell’ultimo anno merita di vincere il più prestigioso premio della letteratura anglofona. Considerata l’indubbia qualità dei titoli in gara, la scelta della giuria – presieduta quest’anno dalla scrittrice e attrice britannica Lola Young – non sarà di certo scontata. Il lavoro dei giurati è cominciato diversi mesi fa, quando hanno iniziato ad analizzare tutti i 144 romanzi proposti, per selezionare, scrematura dopo scrematura, solo 6 finalisti definitivi. Conosciamoli.
L’americano Paul Auster è in gara con il romanzo 4321, sua ultima fatica dopo sette anni di distanza dalle logiche editoriali. La storia, ambientata nell’America degli anni ’50 e’60, è incentrata sulle vicende del protagonista: Archie Ferguson. La particolarità del romanzo sta nell’idea di Auster di raccontare la storia in quattro versioni completamente diverse. Le vicende di Ferguson e la natura delle sue relazioni cambiano infatti da una versione all’altra. La complessità del romanzo è accresciuta dal racconto di avvenimenti storici cruciali della Storia americana di quegli anni: guerra in Vietnam, lotta per i diritti civili, omicidio di Kennedy.
Autumn è invece il titolo con il quale l’acclamatissima Ali Smith, scrittrice di racconti e romanzi di origine scozzese, è in lizza per il Booker Prize. Un autore di canzoni ha superato la soglia dei cent’anni e giace sul letto di morte, riflettendo incessantemente sul tempo, che non è solo sabbia di una clessidra, ma vita intera. Cos’è il tempo? E la vita, invece, che cos’è? Come sono cambiate le nostre esistenze nel corso di cento anni? Perché non abbiamo imparato che fili spinati e muri causano soltanto ferite insanabili? Autumn è un libro costellato da punti interrogativi che suggellano quesiti di una profondità rara. Smith dimostra qui, come altrove, di saper addentrarsi, nello stesso momento, in riflessioni sia esistenziali che storiche.
Stati Uniti, 1862. La guerra civile è scoppiata e il presidente americano Abraham Lincoln è alle prese con un paese che sta per distruggersi nella morsa spietata di una guerra fratricida e con il dolore più grande nella vita di un padre; la morte di un figlio. Questo è il pretesto intorno al quale George Saunders costruisce l’intreccio di Lincoln nel Bardo (Lincoln in the Bardo). Una storia di un’umanità struggente, un romanzo storico di sentimenti autentici.
Un’ancestrale foresta del Nord Minnesota fa invece da sfondo alla particolare storia raccontata da Emily Fridlund in History of Wolves. Linda, protagonista nonché narratrice della vicenda, è un’adolescente condannata da sempre a essere relegata in un angolo, a casa, a scuola e nella società. Riuscirà la giovane a emanciparsi dalle conseguenze alienanti di scelte non sue? History of Wolves è un romanzo psicologico che riesce nell’intento di affrontare tematiche diverse senza mai inciampare nella banalità.
Si è parlato molto, in Italia come all’estero, del romanzo Exit West di Mohsin Hamid. La critica ha definito il romanzo come il capolavoro assoluto della carriera dello scrittore pachistano. Exist West racconta una storia – quella di Saeed e Nadia – e la Storia attuale del mondo in cui viviamo. Nadia e Saeed sono innamorati, ma il loro amore e le loro esistenze sono interrotte e frantumate in cocci minuscoli dalla guerra che dilania la città medio- orientale, che ha dato loro i natali. Hamid parla di attualità, di profughi e migrazioni e lo fa in un modo inaspettato, completamente inedito. Un grido di pace contro chi vuole interporre muri tra gli esseri umani. Riuscirà Hamid a conquistare i favori della giuria del Booker, nello stesso modo in cui ha conquistato i cuori di milioni di lettori in tutto il mondo?
Tra la rosa dei finalisti compare anche il nome di Fiona Mozley, giovane scrittrice pressoché sconosciuta al grande pubblico, che gareggia con il romanzo Elmet. Il libro narra dei segreti e delle dinamiche di una famiglia che vive ai margini della società. Le vicende di Daniel, il protagonista, si alternano a profonde riflessioni sulla società odierna, sulla natura e sugli stereotipi di genere.
Quale tra questi romanzi vincerà il premio finale di cinquantamila sterline lo scopriremo, appunto, martedì sera, quando Paul Beatty – scrittore de Lo Schiavista (Vincitore del Man Booker Prize 2016) – passerà la staffetta a uno dei sei autori appena citati. Una cosa è certa: chiunque vinca, faticherà a ricevere critiche negative circa la potenza e l’originalità del proprio scritto.
Fonti:
enezvaz. wordpressc.com
The Guardian
www.feltrinellieditore.it
www.einaudi.it
Credits immagini: Copertina; Immagine 1; Immagine 2