Lettera ad una matricola di Lettere

Filosofi, letterati, cultori delle belle arti, linguisti, storici, accademici e folli di ogni genere: noi siamo quelli della scelta apparentemente facile.

Per nostra natura, ostinata e riflessiva, ci sono cose di cui siamo certi quando ci troviamo, membra e cuore, al centro di uno di quei tanti bivi che la vita ci propone.
Ad esempio tu, amante di Leopardi, Nietzsche e Van Gogh, sei certo che aver scelto la tua strada non significhi altro che trovarsi, poco dopo, con le ginocchia a terra, sbucciate, sul terriccio ai piedi di quella che è un’infinita parete che tu, solo tu, devi iniziare a scalare.
È proprio quello il momento in cui crederai (e ne sarai certo) di non essere abbastanza.
Crederai di aver capito che non basta più essere e sognare, che ora devi fare, correre, raggiungere, arrivare primo, afferrare e ricominciare.
Da idealista (e insicuro) che sei, sarai convinto che tutti i tuoi colleghi di corso (oltre ad essere latinisti, critici d’arte e chissà cos’altro) siano anche sempre pieni di principi morali, etici…
Non crederci.
Non crederTi.
Non credere che i freddi paradigmi universitari siano sempre in rima con i tuoi amati versi, la vita sarà anche arte ma l’università può diventare un luogo ostile per qualsiasi mente, soprattutto per le più sensibili.

Ricorda:
l’università non è una gara, lo studio, soprattutto il nostro, non è una corsa.
Elabora, rielabora, approfondisci, rifletti e non dimenticare: l’eloquenza è il tuo scudo, la capacità critica il tuo arco.
Gli studi umanistici hanno la stessa stoffa degli autori che tanto ami, sono spesso incompresi, ma incredibilmente affascinanti e tutto dipende dal tuo modo di leggerli.
Aspettati grandi cose da te ma non aver mai paura di fallire, e se fallisci ricordati chi sei.
Ricordati della luce che solo in pochi vedono nei tuoi occhi se qualcuno recita Dante, ricordati che solo tu puoi, sotto una pioggia sottile, immerso nell’intenso profumo del pino, cercare Ermione.
Pensa che pochi vedranno quello che tu vedi in una pianta di Limoni, in un vaso di girasoli o nelle rovine di un tempio greco.
Tieni a mente come in ogni parola saprai trovare un mondo così lontano e così vicino, crederai di non riuscire mai ad afferrarlo quel mondo ma fidati, anche solo amandolo, è parte di te.
Ricorda tutto questo e non dimenticarlo per un’inutile corsa al 30, dentro di te c’è la bellezza e la grandezza della storia, non tradire te stesso.

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