A Matera, Capitale della Cultura 2019, rischia di chiudere l’ennesima libreria a causa degli affitti troppo alti, la libreria Mondadori in via del Corso. A puntare i riflettori sulla vicenda è stato l’editore Alessandro Laterza con un tweet provocatorio, che ha scatenato grande polemica.
Vice presidente nazionale di Confindustria con delega al Mezzogiorno, presidente della Commissione Cultura degli industriali ed editore dell’omonima casa editrice barese: Alessandro Laterza si è sempre rivelato un acuto osservatore del panorama intellettuale italiano e un grande promotore della Cultura, con la C maiuscola. Nonostante questo sono in molti che hanno attaccato il suo intervento su Twitter. Tra questi anche l’Assessore al Turismo di Matera, Adriana Poli Bortone, che ha definito ingeneroso l’intervento dell’editore, dichiarando: “Matera ha una vivacità culturale ed un associazionismo diffuso che è difficile trovare nel Sud. Ho trovato anche una capacità imprenditoriale ed un buon gusto negli interventi di recupero architettonico che andrebbero presi a modello. A fronte della scelta di Mondadori di chiudere, invito Laterza, imprenditore intelligente e raffinato, a proporre una sua iniziativa che valuteremmo con grande interesse”.
Altri interventi si appellano invece al fatto che la libreria non chiuderà definitivamente, ma sposterà semplicemente la sua sede per poter far fronte ad un prezzo di locazione più basso. Sembra, dunque, che la situazione sia meno grave del previsto ma, come risponde Laterza nei commenti al suo tweet, “le librerie a Matera in vista del 2019 dovrebbero fiorire, non tirare l’anima coi denti nel turismo usa-e-getta“. Bisogna ricordare che la stessa sorte della libreria Mondadori è toccata ad altre innumerevoli librerie nella Capitale della Cultura 2019, tra cui la storica Libreria dell’Arco che ha lasciato posto ad un ristorante. Il risultato è che nel centro di Matera oggi restano solo due librerie, di cui una scolastica.
La provocazione di Laterza, quindi, non è poi così lontana dalla realtà, una realtà in cui la gentrificazione e l’intrattenimento facile hanno preso il sopravvento sulla tutela del patrimonio culturale. Per usare le parole dell’editore barese, bisogna ricordare che “una libreria non è solo un negozio ma un luogo fisico di aggregazione e di promozione culturale” e, per questo, va tutelato.
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