Leggere apre la mente, soprattutto ai più piccoli

Chi di noi non conserva un dolce ricordo delle favole della buonanotte, raccontate prima di andare a dormire? Una sedia accanto al letto, una lucina accesa, una voce rassicurante e un libro aperto come un ponte fra il mondo della veglia e quello del sonno.

Essere genitori può dimostrarsi spesso un compito arduo, ma le sorprese gratificanti che riserva sono infinite, non imparano solo i piccoli ma anche i grandi. Tra le varie attenzioni che si dedicano tutti giorni ai propri figli, la lettura è una componente da non sottovalutare: i bambini non dovrebbero essere nutriti solo di amore e di attenzioni ma anche di parole, per sviluppare in loro un’insaziabile sete di conoscenza e una spiccata curiosità. Insegnare ai bambini ad amare la lettura fin da piccoli vuol dire crescere formidabili lettori, dotati di una mente aperta e ricettiva.

La lettura è un dono che i genitori fanno ai propri figli, è un’esperienza positiva e stimolante per numerosi aspetti. Da un punto di vista cognitivo, il bambino attraverso la lettura è incoraggiato a porsi domande e ad avere percezione di sé e del mondo, manifestando un’attenzione particolare a ciò che vede e a ciò che ascolta. Si viene così abituati gradualmente a suddividere automaticamente la storia, in base a concetti spazio-temporali e al sistema dei personaggi. Uno dei pregi più grande della lettura è lo sviluppo dell’immaginazione e della creatività: il bambino trasforma le parole che legge o ascolta in immagini, in situazioni e scene fantasiose sempre diverse. Dal punto di vista linguistico, leggere arricchisce il vocabolario e aumenta la qualità lessicale e questo è un aspetto da non sottovalutare soprattutto per bambini con difficoltà di linguaggio. Ma la lettura è di più, è una maestra a tutto tondo, che aiuta i bambini a crescere anche sotto gli aspetti relazionali ed emotivi: insegna a condividere momenti con altri bambini e con l’adulto che racconta, instaurando con quest’ultimo un rapporto particolare di fiducia e intimità, aiuta ad esprimere emozioni e – perché no? – a superare blocchi e paure. Infine, sotto il profilo culturale, leggere è un modo vincente per trasmette valori, messaggi e tradizioni da una generazione all’altra e per fornire loro strumenti adeguati per affrontare il mondo e il futuro.

Per il bambino la lettura deve essere prima di tutto un gioco, non un peso, ecco perché è importante la lettura condivisa con l’adulto, che deve leggere con il bambino e non al bambino. Naturalmente per ogni età va calibrato il tipo di lettura: per i più piccoli diventa affascinante anche l’oggetto libro in sé, diventando un’esperienza importante anche a livello visivo e tattile; la curiosità dei più grandi, invece, va stimolata anche ponendo domande, spingendo il piccolo lettore a prevedere il passo successivo del suo eroe preferito e a interrogarsi sulle vicende. Non a caso, il Premio Nonino, riconoscimento culturale e letterario, è stato assegnato nel 2016 a Nati per Leggere, progetto che dal 1999 promuovere la lettura in famiglia, sin dalla nascita del piccolo: educare i bambini alla lettura e all’ascolto di storie, prima ancora che acquisiscano la capacità di leggere, è fondamentale per il suo sviluppo. Insomma, crescere un bambino che legge, significa crescere un bambino felice.

 Fonti

 Credits: Immagine 1, Immagine 2, Immagine 3

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.