Aberdeen è la terza città più popolosa della Scozia ed ospita, secondo le stime ufficiali, ben 220.420 abitanti. Circa la metà della popolazione di Aberdeen è composta da individui di sesso femminile. Alcune di queste donne vivono in difficili situazioni economiche e faticano a comprarsi prodotti essenziali per la cura della persona, come ad esempio quelli per l’igiene intima. Alcune donne, ad Aberdeen, non hanno soldi a sufficienza per acquistare degli assorbenti, tamponi o coppe mestruali (una condizione che nel Regno Unito viene definita period poverty) e sono costrette durante il ciclo ad usare dei mezzi di fortuna assolutamente inadatti, come la carta igienica o addirittura la carta dei quotidiani.
Dall’11 luglio 2017, mille di queste donne, quelle che ad Aberdeen hanno il reddito più basso, sono entrate a far parte di un progetto pilota della durata di sei mesi, guidato dalla Community Food Initiative North East in collaborazione con il segretario delle pari opportunità Angela Constance, che prevede la distribuzione gratuita di assorbenti. Terminato il periodo di prova, il governo raccoglierà ed elaborerà i dati ottenuti, al fine di poter ampliare questa politica applicandola a livello nazionale. L’obiettivo a lungo termine delle autorità scozzesi è infatti quello di riuscire a fornire assorbenti gratuiti a tutte le donne del paese, indipendentemente dal loro reddito. La spesa annua di una donna per l’acquisto di assorbenti in Scozia è di 5mila sterline (circa 5670 euro), una cifra sicuramente importante, specialmente per chi non vive in condizioni economiche ottimali.
Anche in Italia comprare gli assorbenti comporta costi notevoli. La tassazione imposta a questi prodotti è del 22%, la stessa riservata a gioielli, viaggi o trattamenti estetici. Insomma, gli assorbenti sono considerati beni di lusso. Non i rasoi da barba però, che sono invece soggetti ad un’imposta del 4%, perché ritenuti beni di prima necessità. Nel 2016, Civati, esponente del partito Possibile, aveva proposto una legge per abbassare l’iva sugli assorbenti al 4%. Proposta caduta nel vuoto, perché “l’Italia ha altre priorità”, si disse. Conclusione: nel 2017 in Italia avere il ciclo è ancora un lusso.
Speriamo veramente che questo progetto scozzese possa essere da esempio ad altri paesi europei ed aiuti a mantenere viva l’attenzione su certi argomenti in paesi come l’Italia, che, sotto questo aspetto, necessitano davvero di ingenti e radicali cambiamenti.
FONTI: www.corriere.it, www.lastampa.it, www.tpi.it, www.bbc.com
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