Castiglioncello. Questo piccolo villaggio sorge nel IV secolo a.C.: appartiene all’impero etrusco e nasce come un centro di pescatori. Come per le città di origine etrusca, quello che viene conservato in memoria di questo periodo sono le necropoli, e anche in questo caso ve n’è una, risalente al II secolo a.C.; oltre a questa, del periodo etrusco e di quello romano non rimane altro. Questo anche perché Castiglioncello è una terra che rimane sconosciuta per secoli, forse per la posizione poco vantaggiosa sia dal punto di vista territoriale, sia da quello economico-sociale. Infatti in questo piccolo villaggio non sorge nulla oltre alla suddetta necropoli, se non una torre di avvistamento sul promontorio, che venne edificata intorno al XVII secolo per volere della famiglia de’ Medici, in quanto avamposto di Firenze.
Castiglioncello, quindi, rimane del tutto nascosta agli occhi del pubblico fino a metà Ottocento, quando viene scoperta come ottima località balneare e come modello per i macchiaioli, fra i quali ricordiamo Giovanni Fattori, amante delle sponde rocciose e delle pinete che costellano le piccole spiaggette di Castiglioncello. Quindi, questo acquista notorietà, grazie soprattutto alla presenza sul territorio di Diego Martelli, mecenate che ospita spesso personaggi illustri nel campo dell’arte e della pittura, dando vita alla “Scuola di Castiglioncello”, un periodo artistico celebre per la corrente e per la regione. Sempre nell’Ottocento venne costruito il Castello Pasquini in stile neo-medioevale che influenza l’architettura della Castiglioncello nascente. Infatti il comune, piano piano, si allarga e si espande in modo tale da rispondere alle esigenze turistiche e per far splendere le bellezze che questa zona della Toscana racchiude. Oltre a questo, il comune viene scelto come meta da personaggi di cultura e spettacolo, diventando così una delle località balneari preferite.
Tuttavia, a questa Castiglioncello ricca di stabilimenti balneari, di ristoranti, di pub, si affianca una Castiglioncello del tutto naturale, quasi come se non fosse mai stata toccata da mano umana. Pinete, percorsi nella natura e spiaggette fatte solamente di pietra; e, soprattutto, un mare cristallino.
Queste spiaggette sono piccolissime, ospitano al massimo 20 persone e sono incastonate tra rocce, promontori e pinete. Alcune di queste possono essere raggiunte tranquillamente tramite corte passeggiate nelle pinete, segnalate ma comunque lasciate alla natura, senza dover subire la massiccia presenza dell’uomo. Chi ama il rischio o l’avventura, può mettersi alla prova grazie alla presenza di enormi massi e parete rocciose, che sono l’altra via per giungere le insenature.
Una volta giunti a questi angoli di paradiso, quello che si apre davanti è un quadro, un salto in un nuovo mondo: estraniamento, libertà, essere piccoli di fronte a così tanta bellezza. Il sole che illumina le rocce e gli scogli, mentre ne nasconde altre, riesce a rendere questo posto, durante il tramonto, ancora più suggestivo di quanto non lo sia naturalmente. L’acqua è cristallina, si vede tutto a occhio nudo, ma per chi ama la natura… una maschera e via! Verso territori del tutto incontaminati dal rumore, o dagli schiamazzi. Infatti, il silenzio regna sovrano, conferendo un senso di pace e di stupore ancora più grande nei visitatori.
Per chi ama restare vivo nel caos cittadino, ma ritirandosi ogni tanto, Castiglioncello è perfetta.