Mike Bongiorno e Indro Montanelli, un’amicizia partigiana

Era l’aprile del 1944 quando un giovane Mike Bongiorno, nel ruolo non di presentatore ma di partigiano, venne catturato dai nazisti.

Aveva cominciato da qualche anno a fare il giornalista sportivo a Torino, ma dopo l’occupazione tedesca del nord Italia prese la decisione di partecipare alla liberazione, facendo da staffetta dal Piemonte alla Svizzera per fornire agli Alleati preziose informazioni.
La Gestapo, che lo aveva intercettato a Craveggia, decise inizialmente di fucilarlo con l’accusa di spionaggio, poi, dopo aver notato il suo passaporto americano, cambiò idea e lo rinchiuse a San Vittore dove rimase per 7 mesi.

Dopo questo periodo venne trasferito più volte. Prima vicino Bolzano, a Gries, poi in Austria nel campo di concentramento di Reichenau, dopodiché nel lager di Spittal in Carinzia dove erano detenuti prigionieri inglesi ed americani. Fu un’esperienza terribile e mise a dura prova Mike, che arrivò a pesare 39 chili. Tuttavia fu il crocevia della sua vita, perché durante i primi mesi di prigionia ebbe l’opportunità di conoscere Indro Montanelli.

Wikimedia https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/3/31/Indro_Montanelli_1994.jpg

Infatti l’indimenticabile presentatore, durante il periodo di prigionia a Milano, venne in contatto con l’icona del giornalismo italiano, il quale era rinchiuso lì per motivi politici, e lo aiutò in numerose occasioni. In particolare Mike, che a San Vittore faceva lo scopino, portava segretamente delle lettere scritte da Montanelli ai suoi corrispondenti, prigionieri anch’essi all’interno del carcere.
I due si trovavano agli arresti per motivi diversi, ma aver l’opportunità di parlare con un professionista di quella levatura si rivelò poi significativo per la futura carriera di Mike. Infatti, anche se alle prime armi, Montanelli era pur sempre un giornalista che cercava di affermarsi e che, nel dopo guerra, si sarebbe ben distinto.

A gennaio del 1945 l’agonia di Mike Bongiorno finì e fu scambiato con un altro prigioniero, riuscì a rimpatriare negli Stati Uniti da dove ripartì e di lì a poco scrisse la storia della televisione italiana. Montanelli fu anch’egli liberato e i due, anche se presero strade diverse, rimasero sempre amici.

Non si può che dire…allegria!

Fonti:
http://fondazionemike.it/mike/la-storia-di-mike/
http://www.anpi.it/donne-e-uomini/655/mike-bongiorno

Immagine Copertina: Wikipedia [1]

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