Anche gli uomini sono vittime di violenza

Quando si parla di stupro, si pensa immediatamente alla violenza perpetrata da un uomo nei confronti di una donna. E la statistica conferma che nella maggior parte dei casi avviene esattamente questo. Nella maggior parte dei casi, però. Sebbene se ne parli pochissimo e il fenomeno sia pressoché sconosciuto, almeno in Italia, esistono anche casi di stupro di uomini da parte di donne.

Nel nostro paese il primo studio al riguardo è stato effettuato nel 2012 presso l’Università di Siena: un’indagine compiuta in forma anonima presso più di 1000 volontari di età compresa tra i 18 e i 70 anni ha rivelato che il 18,7% dei membri del gruppo in esame aveva subito almeno una violenza da parte di una donna nel corso della vita.

E se per una donna denunciare una violenza è senza dubbio un atto di estrema difficoltà, per un uomo il quadro è, se possibile, ancora più complesso. Gli uomini sono infatti caricati di un ulteriore peso dalla società odierna che dipinge il “vero uomo” come un maschio alpha, forte, infallibile, rozzo e pressoché privo di sentimenti o desideri ad eccezione di quelli rivolti alla sfera sessuale. Non contempla che possano verificarsi certe tragiche dinamiche in cui l’uomo non sia carnefice bensì vittima; inconcepibile che possa farsi sottomettere fisicamente e sessualmente dalla donna. Così, se da un lato vi è il timore di non essere creduti o addirittura di venire derisi dalle autorità (come per altro è successo) nel momento in cui si va a sporgere denuncia, dall’altro vi è anche una difficoltà interiore dell’uomo stesso che fatica a ritrovarsi in una posizione di inferiorità: riconoscersi fragile e vulnerabile significherebbe perdere la propria virilità.

Le violenze compiute nei confronti degli uomini sono di varia natura, sia psicologica sia -sebbene ci sembri impossibile- fisica. Possono spingersi dalle percosse alla richiesta aggressiva di sesso, anche penetrativo, dallo svilimento e umiliazione del soggetto fino alla privazione del sonno per più giorni consecutivi; nelle coppie sposate la moglie può impedire al marito di vedere i figli.

Nel 2013 si è costituito Ankyra, il primo centro in Italia (Milano) pronto ad accogliere, aiutare e sostenere uomini vittime di abusi. È un progetto che lentamente sta crescendo: “Nel 2016 abbiamo seguito 40 casi di uomini vittime di violenza” spiega la presidente Patrizia Montalenti “e dal 2017 ad oggi abbiamo già  ricevuto più di 50 chiamate di uomini in difficoltà”.  È opportuno diffondere la voce riguardo all’esistenza di questa struttura in modo che ogni uomo vittima di abusi sia consapevole di non essere solo e possa avere qualcuno ad cui appoggiarsi in caso di necessità.

FONTI: ww.tpi.it, ww.ilpost.it

CREDITI: Immagine 1

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