MTV VMA: quando la musica si intreccia con la politica

Ormai è un dato di fatto, non si può far finta di nulla e sorvolare su un elemento importante come questo: l’ultima edizione degli Mtv VMA è stata una delle più politicizzate degli ultimi anni. Il segno che qualcosa sta cambiando nella musica pop – generalmente considerata poco seria e fanciullescamente disimpegnata – è arrivato proprio durante l’evento che si è tenuto a Los Angeles.

Il grande mattatore della serata, diretta da Katy Perry e ricca di sorprese con le esibizioni di Ed SheeranFifth HarmonyShawn Mendesè stato senza dubbio Kendrick Lamar, il rapper statunitense che ha recentemente conquistato un grande successo grazie al suo album DAMN e alle hit HUMBLE, LOYALTY e DNA.

Lamar ha portato a casa sei statuette:

– Video dell’anno
– Miglior canzone Hip Hop
– Migliore regia
– Migliore direzione tecnica
– Migliore direzione artistica
– Migliori effetti speciali

Tuttavia, come si sa, le edizioni degli Mtv VMA non passano alla storia solamente per ciò riguarda prettamente la musica, ma anche per quanto concerne lo spettacolo vero e proprio. Chi infatti non ricorda il lontano 2003, quando MadonnaBritney Spears e Christina Aguilera si diedero un bacio sensuale nell’edizione di New York diretta dall’attore Chris Rock?

Quest’anno, la politica interna statunitense è stata scossa da una serie di vicende che hanno cambiato il Paese a stelle e strisce. Recentemente, il caso della manifestazione di Charlottesville e il divieto voluto dal presidente Donald Trump per impedire alle persone transgender di entrare a far parte dell’esercito hanno fornito molti argomenti di discussione e gli Mtv VMA sono stati una delle prime occasioni per un confronto pubblico su queste tematiche.

La musica si è inevitabilmente intrecciata con la politica. Susan Bro, la madre di Heather Heyer, uccisa durante il corteo nella piccola cittadina in Virginia, ha tenuto un discorso commovente in ricordo della figlia, e la figlia di Michael Jackson, Paris, ha espresso dure parole di condanna contro i “nazisti suprematisti bianchi“.

È una svolta significativa per la musica internazionale, che si trova a dover dare risposte precise di fronte a temi molto complessi e, in particolar modo, di fronte ad un pubblico di giovani e, talvolta, giovanissimi.

 

 

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