C’è un tipo di inquinamento che forse ci tocca maggiormente perché lo viviamo quasi ogni giorno in prima persona. È l’inquinamento dell’aria, lo smog, che in certi periodi arriva a picchi così alti da rendere alcune città invivibili. I provvedimenti a riguardo sono numerosi, tra sovvenzioni per il miglioramento dell’efficienza energetica, zone a traffico limitato e stop temporanei ai mezzi inquinanti. Per avere un’analisi sempre più accurata della qualità dell’aria, in modo da poter poi elaborare piani di intervento efficaci, da qualche hanno è attivo EuNetAir, un network per sviluppare sensori antismog low-cost.
Si tratta di un progetto internazionale coordinato dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che vede la collaborazione di 120 organizzazioni tra enti di ricerca, università e imprese, per un totale di 200 ricercatori provenienti da 38 diversi stati. Esso, inoltre, fa parte del COST (European Cooperation in Science and Technology), uno dei programmi di collaborazione più efficaci e meglio collaudati dell’Unione Europea, creato per favorire la cooperazione tra gli studiosi europei.
All’interno di EuNetAir, grazie alle esperienze e alle competenze portate dai diversi membri, è stato possibile sviluppare tecnologie all’avanguardia per rilevare l’inquinamento urbano al minor prezzo possibile, senza sacrificare le prestazioni. Ad oggi i sistemi convenzionali usati per il monitoraggio delle condizioni atmosferiche restano i più accurati, ma sono ingombranti e dispendiosi. EuNetAir punta invece a piccoli dispositivi altamente tecnologici, caratterizzati da consumi energetici ridotti e dalla maneggevolezza, che li rende adatti anche a misurazioni su mezzi in movimento, cosa che gli strumenti attuali non possono fare.
I prototipi sviluppati ad oggi sono stati testati a Londra e ad Aveiro, in Portogallo, col coinvolgimento di team sempre ampi ed internazionali. I test effettuati nella città portoghese hanno anche permesso il confronto con i dispositivi tradizionali, da cui è emerso che i sensori EuNetAir devono ancora migliorare dal punto di vista dell’efficienza delle misurazioni, sebbene siano effettivamente più comodi da utilizzare. I nuovi sistemi hi-tech vogliono rivoluzionare i sistemi di controllo dell’inquinamento atmosferico, fornendo alle amministrazioni degli strumenti affidabili e semplici da utilizzare per migliorare la qualità dell’aria urbana, cercando di dare anche una maggior consapevolezza ai cittadini riguardo lo smog e le sue conseguenze.
Credits: Pixabay (1) – Atmospheric Environment, Volume 147, December 2016, Pages 246-263 (2)