Il “caso Lorde” ai VMA 2017: must the show always go on?

Probabilmente una delle performance più attese di questa edizione dei VMAs era quella di Lorde con Homemade Dynamite. Dopo il suo passaggio sul red carpet, come è solita fare, la cantante ha postato su Twitter due foto per mostrare outfit e make-up scelti per l’occasione (per la cronaca: un vestito lilla con gonna di piume che è stato molto apprezzato). Subito sotto ha aggiunto di avere l’influenza e di stare così male da aver avuto bisogno di una flebo per essere in grado di presentarsi all’evento. Nonostante non fosse in grado di cantare ha deciso lo stesso di esibirsi: come? Ballando sulle note della propria canzone trasmessa da uno stereo in pieno stile anni ’90. Del resto la coreografia era già stata preparata con un gruppo di ballerini e anche le tempistiche dell’intero show erano state calcolate includendo pure questa performance.

Inutile dire che la cosa abbia suscitato non pochi commenti in rete: c’è chi l’ha ammirata per la propria determinazione e per aver intrattenuto il pubblico in modo originale nonostante tutto, c’è chi invece l’ha criticata per questa non-esibizione la cui cancellazione avrebbe permesso ad altri artisti di avere più tempo sul palco. Tra questi Adam Levine, cantante e frontman dei Maroon 5, che in un tweet ha scritto: Julia Michaels viene tagliata mentre canta e a Lorde è permesso NON cantare tutta la sua canzone”.

Numerose sono state le polemiche per la gestione del tempo durante la diretta perché non solo l’esibizione della Michaels con Issues è stata interrotta per mandare la pubblicità, ma anche il tributo a Chester Bennington preceduto da un discorso di Jared Leto, cantante dei 30 Seconds To Mars, è stato bruscamente interrotto da uno spot.

Spesso sentiamo dire che certi imprevisti sono “il bello della diretta” e che “nonostante tutto lo spettacolo deve continuare” (la stessa Lorde l’ha scritto nel proprio tweet): ma sarà davvero così?

Fonti:

Crediti immagine: 1

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