Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di vedere un film che si intitola Il Patriota, pellicola uscita nel 2000, anno in cui ero ancora alle elementari, quindi chiaramente non avrei potuto vederlo allora.
Siamo negli Stati Uniti, in un periodo nel quale gli Stati in questione erano ancora 13 e il sentimento indipendentistico della nascente America comincia infervorare gli animi dei coloni, in un periodo in cui persino i bambini sapevano come caricare un fucile.
L’eroe, interpretato da Mel Gibson, è un padre che deve badare ai figli in assenza della moglie, ma riuscirà Benjamin Martin a formare un gruppo di volontari che si batteranno per la difesa delle colonie, riuscendo a ribaltare le sorti del conflitto contro gli inglesi. Uno dei suoi sette filgi è Gabriel – uno strepitoso Heat Ledger – che decide di arruolarsi nell’esercito americano nonostante il parere contrario del padre.
In ogni caso ho già detto troppo sul film, concentriamoci sul contorno dello stesso: l’importanza della pellicola, infatti, non è solo legata alla storia purtroppo poco raccontata a scuola, bensì la spiegazione con immagini e parole semplici di alcune situazioni ricorrenti in quel periodo come la schiavitù e il ruolo degli schiavi stessi all’interno dell’esercito, sia regolare che di volontari. Questi venivano reclutati con la promessa – poi sempre mantenuta, sia chiaro – della libertà. Ma ancora è un film che tocca altre tematiche come l’importanza del matrimonio, il rapporto tra padre-figli e la guerra.
Tuttavia nonostante tratti di temi ormai passati da moltissimo tempo, di persone che ormai sono diventati polvere, di tecniche battagliere considerate antiquate, è un film che incolla allo schermo, in piena sospensione emotiva, fa ridere, fa piangere e fa pensare a quanto poco sia cambiato il ruolo dei genitori nel tempo, cosi come quello dei fratelli e delle persone che ci circondano.
Vi consiglio di guardarlo, perchè vale la pena. Poi, diciamocelo, Mel Gibson e Heat Ledger nello stesso film..non vi basta?
Fonti:
Wikipedia