Su tutti i notiziari è un argomento ormai acclamato, infiammato da continue polemiche e proteste. Temuto, preoccupante e destabilizzante, in un’era in cui la tranquillità e l’equilibrio sembrano essere svaniti e sostituiti dalle dilaganti tensioni che, purtroppo, governano la società e il mondo di cui siamo pedine.
La storia
La storia della Corea del Nord ha un’origine recente, a discapito, forse, di quello che si potrebbe pensare. Più precisamente inizia il 15 agosto 1945, all’indomani della capitolazione dell’Impero Giapponese, anno in cui Kim Il-Sung si impose come il principale capo del Paese in veste di segretario del Partito dei lavoratori di Corea, nato dalla fusione del Partito Comunista e di quello Neo-Democratico.
A partire dalla sua nascita vennero avviate e realizzate una serie di riforme legate all’abolizione della proprietà privata; la nazionalizzazione delle grandi industrie, banche, trasporti, telecomunicazioni e poste; una riforma legata alla regolamentazione del lavoro e all’eguaglianza dei sessi; ed inoltre, una campagna per la promozione e diffusione dell’alfabetizzazione, poiché un quarto della popolazione era ancora analfabeta.
Pochi anni dopo la sua origine, avvenne la tragica divisione tra Corea del Nord e Corea del Sud (entrambe con l’obiettivo di una riunificazione nazionale), più precisamente nel 1948, periodo in cui i soldati sovietici (a Nord) e statunitensi (a Sud) erano presenti dalle due parti opposte del 38° parallelo. Nell’aprile dello stesso anno si tenne a Pyongyang (capitale della Corea del Nord) una conferenza che riuniva le organizzazioni delle due Coree, la quale si concluse con la proclamazione della Repubblica Popolare di Corea nella Capitale. Le proteste e i conflitti contro il sistema autoritario di Kim Il-Sung, però, non tardarono ad arrivare. Continue insurrezioni caratterizzarono il destino e la storia della Penisola asiatica, fino a sfociare il 25 giugno del 1950 nella temuta e devastante Guerra di Corea.
La Guerra
Le premesse
All’invasione, l’esercito nordcoreano si stava preparando da tempo:
- tra il 1946 e il 1949 più di 10.000 ufficiali nordcoreani erano stati inviati nelle accademie militari sovietiche a studiare;
- nel 1948 venne introdotta in Corea del Nord la leva militare obbligatoria, con la conseguente militarizzazione dell’intera popolazione;
- tra il 1947 e il 1949 circa 40.000 soldati avevano preso parte alla guerra civile cinese a fianco dei comunisti di Mao Tse-tung, contro i nazionalisti di Kai-shek.
Ma non solo. Un’organizzazione studiata nei minimi dettagli, attraverso l’esercizio militare in valli montane isolate, al punto da non suscitare nessun sospetto negli alleati sudcoreani statunitensi. Allo scoppio del conflitto, ciò che emerse in prima istanza fu la sostanziale ineguaglianza della preparazione bellica. La Corea del Sud, infatti, oltre a disporre di un esercito composto da meno di centomila soldati con scarsa formazione militare, poteva contare su pochi aerei da combattimento, nessun elicottero, qualche carro armato leggero, pochissime artiglierie sia pesanti, sia leggere e nessuna motovedetta costiera. Insomma, una sconfitta da parte di Pyongyan era assicurata.
Le cause del conflitto
Le conseguenze
Questo conflitto, però, perdura ancora, e i primi segnali di tensione si riaccesero nel 2009. Dunque, per capire meglio quali idee e principi guidino questa disarmonia, è utile porsi tre semplici, ma allo stesso tempo intricate, domande: chi è Kim Jong-un? Chi lo appoggia? E cosa vuole?
La sua politica è stata, ed è tutt’ora, caratterizzata da continue minacce agli stati oppositori. Tra queste, la più famosa, fu quella rivolta contro gli Stati Uniti e la Corea del Sud il 7 marzo 2013, quando furono intimiditi da un possibile attacco nucleare. Un programma nucleare, questo, che non si è interrotto ad un primo avvertimento, ma che, al contrario, è stato perseguito fino a coinvolgere un generale dell’aviazione, un ingegnere e il presidente dell’Accademia nazionale per la scienza sulla difesa. Una leadership complessa, quella di Kim, in quanto il regime repressivo della Corea del Nord è da sempre dominato da un velo di occultazione, segretezza e riservatezza, tutte componenti che rendono difficile fare luce sui rapporti che intercorrono in queste delicate questioni che, se messe in atto, avrebbero conseguenze devastanti a livello mondiale.
Una minaccia reale quella che si aggira su tutta la superficie terrestre, sostenuta dal primo obiettivo di questa politica: rimanere al potere eliminando ogni opposizione, reale o possibile, proveniente dall’élite interna attraverso esecuzioni e purghe interne.
Fonti:
- https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Corea_del_Nord
- https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_di_Corea
- https://it.wikipedia.org/wiki/Kim_Jong-un
- http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/26/nord-corea-i-3-fedelissimi-di-kim-jong-un-per-il-programma-missilistico-di-regime/3616262/
- http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2017/03/26/nordcorea-post-kim-non-pazzo-precisi-obiettivi_adOpXms2xh0u4pJPVwhi0N.html
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