I vivi, oramai a te distanti
tradiscono anch’essi ignoto dolore
ma forse è l’occhio provato di pianto
che m’induce a pitturare d’ombra
anche i volti loro più ridenti.
E se il perenne rumore là fuori,
fragore d’auto sferzanti la pioggia,
non è certo lenta polifonia
di sperate, divine onde marine,
oggi il cielo è quanto di più lontano
dal sogno di paradiso ci sia.
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