L’esistenza dell’aldilà è stata confermata e provata scientificamente. Dopo questa rivelazione ad ogni latitudine e longitudine del mondo milioni di persone hanno deciso di togliersi la vita per i motivi più sciocchi, in modi ridicoli, compiendo gesti sconsiderati o semplicemente perchè finalmente alleggeriti dal peso della vita e con una speranza in più.
In questa premessa come in La Scoperta troviamo un po’ tutto quello che il tema del “dopo la morte” ha suscitato nell’ambito fantascientifico, con o senza riferimenti filosofici. Questo film di Charlie McDowell non ha niente di nuovo rispetto alle altre pellicole di questo filone. A dire il vero, non manca niente nemmeno di quello che una classica commedia americana ha. Una situazione famiglia disastrata dove il padre del protagonista è un uomo pieno di sé e di rimpianti, un fratello cinico e grassoccio che non sa bene che farsene della propria vita e quindi temporeggia mangiando schifezze e poi c’è lei, l’amore del nostro protagonista, una biondissima Rooney Mara, disagiata, apparentemente pazza, ma semplicemente depressa per un lutto che le ha sconvolto la vita. E poi, ovviamente, c’è lui, il nostro protagonista: Jason Segel bello e sbarbato che sembra un cucciolo bastonato, che però sa sempre cosa fare e cosa dire.
Non manca niente, se non un po’ di mordente. Tutto è molto fiacco e nemmeno quelle che dovrebbero essere rivelazioni shock ci colpiscono più delle sorpresine degli ovetti Kinder. Impossibile avere da ridire per quanto riguarda la performance degli attori, eccezionale, nomi come Robert Redford sono una garanzia, ma nel complesso è un film inutile, buono solo a conciliare il sonno. Un dramma fantascientifico pretenzioso che fa acqua da tutte le parti e dal finale intuibile già a metà pellicola.
Foto:
locandina, regia di Charlie McDowell, Netflix, 2017