Le cinque curiosità provenienti dal mondo dei libri

In Egitto le biblioteche erano definite «Il tesoro dei rimedi dell’anima» dall’iscrizione che, secondo Diodoro Siculo, venne posta sul frontespizio della più antica biblioteca del mondo, voluta dal re Osimandia nel XII secolo a.C. Niente di più vero, i libri possono essere delle pure ricette per l’anima e per il corpo, sono portatori di ricchezza intellettiva in grado di sconfiggere quello che per gli egizi era il peggiore dei mali, l’ignoranza. Per fortuna, i libri continuano a riempire le nostre mensole, le nostre scrivanie e le nostre giornate, ma ci sono alcune stranezze e curiosità che avvolgono il mondo dei libri e che, forse, non tutti conoscono.

Il libro più grande del mondo: con i suoi 5 m di altezza per 4,03 m di larghezza e le sue 431 pagine, per un totale di 1500 kg di carta riciclata e pelle, Vi presento Maometto si è guadagnato il record per il libro più grande, più voluminoso e più pesante al mondo. Il progetto nasce grazie al Professor Mohammad Al Awlaqui, presidente del gruppo editoriale Mshahed International, che ha utilizzato la strategia della spettacolarizzazione per catalizzare l’interesse del mondo verso il suo obiettivo primario, decisamente più sobrio rispetto al formato del volume: riuscire, cioè, a raccontare e trasmettere la vita di Maometto ad un pubblico più vasto possibile.

Il libro più piccolo: dopo il libro più grande non si poteva che parlare del libro più piccolo al mondo. Il primato è tutto russo ed è opera del microminiaturista Vladimir Aniskin, che, dopo una preparazione di cinque anni per creare la strumentazione adatta, ha colto tutti di sorpresa con la produzione di un libro di 0,07 mm per 0,09 mm. Aniskin in un solo mese ha realizzato due versioni: la prima s’intitola Levsha, nella quale è riprodotta la Storia del fabbro mancino e strabico di Tula e della pulce d’acciaio di Nikolaj Leskov, la seconda Alfabeto, che contiene le lettere dell’alfabeto russo.

Il lipogramma: Gadsby è un romanzo di cinquantamila parole, composto da Ernest Vincent Wright nel 1939 senza mai utilizzare la lettera «e». Si tratta di un esperimento letterario che rientra nel genere del lipogramma (dal greco lèipo = lascio; e gramma = lettera) in cui la sfida consiste nell’omettere tutte le parole in cui compare una determinata lettera o sillaba. Considerando che l’autore non ha potuto utilizzare i pronomi he, she, they e i verbi con il morfema -ed, il tutto si fa ancora più interessante e viene voglia di scoprire il risultato.

Il libro più misterioso: le duecento pagine del Manoscritto Voynich, un codice illustrato risalente alla prima metà XV secolo, sono scritte con un sistema di scrittura che a tutt’oggi non è stato possibile decifrare e contengono anche immagini di piante che non coincidono con nessun vegetale attualmente noto, oltre ad una serie di illustrazioni bizzarre, ma più comprensibili, appartenenti alle sezioni Astronomica, Biologica e Farmacologica. Ad oggi, il principale indiziato come autore del codice è l’umanista Poggio Bracciolini, scopritore di codici classici, cacciatore di testi perduti e conoscitore di lingue antiche.

Il libro più prezioso: la medaglia per il volume più costoso al mondo non può non essere conferita alla Bibbia di Gutenberg, il primo libro della storia ad essere stampato a caratteri mobili nel 1456, con i suoi due tomi e 1282 pagine di caratteri gotici. Di questo volume vennero messe in circolazione circa 1800 copie, molte delle quali sono andate perse o danneggiate. Si stima che siano rimaste solo venti copie in tutto il mondo e che il loro valore si aggiri tra i 25 e i 35 milioni di dollari.

Fonti

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