LA MODA CAMBIA FORMA – LO STILE COME RACCONTO DI SÉ

La moda è il riflesso diretto della società e costituisce un valido indicatore dei movimenti della contemporaneità. Uno spirito di rappresentanza si fa spazio anche tra le idee dei creativi che propongono le loro creazioni al popolo della moda trasmettendo le loro visioni e la loro creatività. Ciò che traspare dalle ultime collezioni Cruise 2018 (ovvero una pre-collezione di prêt-à-porter presentata prima delle collezioni ufficiali) è un rinnovato senso di definizione dei canoni vigenti.

Riplasmare le regole non è mai lavoro facile, nemmeno in un settore mutevole e veloce come quello della moda. Tuttavia si fa sempre più spazio una dimensione in cui l’esperienza del capo è più complessa, studiata ma allo stesso tempo simbolo di espressione.

Ne è un esempio la sfilata Cruise Valentino presentata a New York. La filosofia della collezione era quella di un allontanamento dai sistemi tradizionali e un maggiore impulso alla sperimentazione, a voler dire: la moda non è tendenza ma possibilità. Ne deriva da qui un mix confusionale di stili, culture, estetismi e citazioni. Un insieme eterogeneo che incarna bene lo spirito della modernità, un’essenza giovane dove il termine non ha tanto a che vedere con un dato anagrafico quanto con la voglia di innovazione, un modo di guardare alle cose in maniera fresca, senza pregiudizi. Nella moda questo si traduce nella ricerca e nella creazione di un proprio stile personale, di un’identità precisa fatta però da tanti piccoli tasselli, come per un mosaico.

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Totalmente femminista risulta essere la collezione crociera di Maria Grazia Chiuri per Dior. La designer, in precedenza collaboratrice di Pierpaolo Piccioli nella maison Valentino, per la seconda volta infonde lo spirito combattivo femminile nelle sue creazioni. L’intento è quello di dare vita ad una donna guerriera, forte e audace che trasmette la sua potenza anche attraverso l’abbigliamento. Ambientata a Calabasas, antico territorio d’origine degli indiani Chumash, la sfilata ha presentato abiti che richiamavano lo stile creato dallo stesso Christian Dior nel 1951 per la sua linea Ovale, una stampa che ricompare sugli indumenti della collezione come a voler richiamare una figura femminile primitiva. Anche in questo caso, vi è la volontà di rappresentare lo spirito del tempo in maniera radicale guardando ai bisogni diretti delle donne.

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E sempre alle donne è dedicata la collezione croisière Prada. Una collezione che rispetta i tempi e i desideri dell’animo/a femminile. Si tratta di un soffio leggero che contraddistingue questa nuova impronta Prada, una femminilità fatta di sportswear dai toni cromatici zuccherati, dalle trasparenze e dalle bluse. La volontà di Miuccia Prada era quella di offrire un abbigliamento attraverso il quale la donna contemporanea può esprimere se stessa, facendo fronte allo stesso tempo alla banalità e alla volgarità con stile e classe.

Le ultime proposte dunque hanno l’impegno di rompere ogni tendenza. Si spinge sempre più verso la creazione di un io personale, che non segua necessariamente le mode ma che trovi la sua strada. Un io che si era perso ma che ora vuole ritrovarsi.

Fonti:D-Repubblica.it, Vanity Fair n.21, 31 maggio 2017, Madame Le Figaro n.52, giugno 2017

Images: copertina

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