Nato il 7 maggio 1966 a Roma dall’attore Anthony Quinn e dalla costumista Iolanda Addolori, l‘artista contemporaneo Lorenzo Quinn è uno scultore figurativo di livello internazionale che, attraverso una monumentale arte pubblica unita a piccoli pezzi più intimi, trasmette la sua passione per valori eterni e emozioni autentiche.
Conosciuto per le ricreazioni espressive delle mani umane, considerate la parte più difficile e più tecnicamente impegnativa del corpo umano, è lui ad avere dato vita all’installazione Mani Giganti in Canal Grande, che sostiene simbolicamente Ca’ Sagredo, visibile al pubblico dal 13 maggio al 26 novembre.
L’artista riconosce un immenso valore alle mani, infatti per lui hanno il potere di amare, odiare, creare, distruggere e, in questo caso, di essere un forte messaggio rivolto alla sensibilizzazione dei cambiamenti climatici che, in larga parte, sono provocati dalle scelte intraprese e portate a termine dall’uomo. Il posizionamento dell’installazione Mani Gigante a “soreggere” Ca’Sagredo esprime un parallelismo con l’acquisizione di una maggiore stabilità climatico-ambientale; qualche anno fa si pensava che il riscaldamento globale fosse solo l’aumento di temperature, la fusione dei ghiacci e l’innalzamento del livello dei mari sul lungo periodo, ma oggi sappiamo che la questione è molto più complessa, rischiosa, e più vicina a noi, tant’è che eventi estremi si stanno intensificando in diverse parti del mondo e in modo irregolare mettendo a repentaglio l’idea di stabilità cui siamo abituati.
Si tratta solo di una delle molteplici opere di Lorenzo Quinn che per tutto il periodo dell’esposizione di Support, saranno in mostra all’interno dell’Hotel Ca’ Sagredo, fra cui Leap of Faith esposto all’Hermitage Museum di San Pietroburgo nel 2011, The Four Loves e Love, collocate in Berkeley Square e Millbank a Londra nel 2017. Le sue sculture trasmettono l’idea di una forza travolgente contemporaneamente in equilibrio, che le contrappone e affianca allo stesso tempo alle ordinate leggi della fisica; lo stesso Quin nella sua biografia dichiara di aver concepito alcune opere dopo il verificarsi di catastrofi naturali, pensiamo all’uragano Katrina che ha spazzato il sud degli Stati Uniti dieci anni fa, e di aver incarnato lo strano rapporto tra la violenta perfezione, terrena o spirituale, che circonda l’uomo ma che paradossalmente lo rende in balìa degli elementi che la compongono.
Fonti:
http://www.italiaclima.org