Giovani studenti appassionati di fotografia si cimentano in due progetti dove il pensiero incontra l’immagine fotografica.
Dal 17 maggio al 30 settembre 2017, sulle vetrine Artepassante della Stazione Venezia del Passante Ferroviario si incontrano due originali mostre di fotografia. Le vetrine superiori danno spazio all’esposizione “MYLAND” a cura degli studenti del liceo artistico statale Umberto Boccioni per un progetto di Giulia Minetti e Luciana Pinto, mentre sulle vetrine underground spiccano le fotografie della mostra “Storie Passanti. Tracce di vita, storie dal 2017”, ad opera di studenti e studentesse dell’ITSOS Albe Steiner di Milano per un evento a cura di Alessandra Attianese e Silvia Mercalli. Entrambi i progetti sono in concorso per MilanoPhotoFestival 2017.
Un ampio spazio di collegamento tra il Passante e la metropolitana introduce il pendolare agli scatti fotografici di “Storie Passanti”. Diciotto studenti, dalla 3° alla 5° superiore, spinti e motivati dalla passione per la fotografia hanno incominciato a dar forma al progetto nell’Ottobre-Novembre 2016, affrontando le tematiche più svariate: l’amore, la politica, la famiglia, il ritratto, gli esperimenti sociali e la malattia. Uno sguardo adulto e riflessivo nei confronti di diverse sfaccettature della realtà umana. Ecco quindi che le teche vetrate non racchiudono solamente ingenui ritratti fotografici, ma storie di vita, ciascuna raccontata con le parole dell’artista e filtrata dal suo sguardo. Un intenso lavoro artistico che ruota intorno alla capacità di cogliere l’essenza e la pura bellezza in una realtà sommersa dall’apparenza.
Attraverso una scalinata si passa dallo spazio underground dall’area superiore, dove, in un lungo corridoio si susseguono sulle pareti i progetti fotografici della raccolta “MYLAND”, realizzati dagli studenti della classe 3L sotto la guida della professoressa Minetti. Sono 23 i collage fotografici che svelano frammenti di una Milano conosciuta solamente dagli sguardi quotidiani. La metropoli assume così diversi volti; da chi la vede nei suoi dettagli naturali, a chi la ricollega alla sua infanzia o ai suoi hobby fino a chi la osserva riflessa in uno specchio. In una città caotica e frenetica c’è qualcuno che sa cogliere, con uno sguardo fresco e spontaneo, i particolari nascosti. Lo scopo del progetto è un lavoro sull’anima, in modo da ricollegare lo scatto fotografico ad un pensiero che dia vita all’immagine.
In un luogo di passaggio per centinaia di viaggiatori si intrecciano le storie di giovani protagonisti. Un evento tutto da scoprire, accessibile gratuitamente ogni giorno in accordo con gli orari di apertura e chiusura della stazione.