I social network nascono come strumento per facilitare i contatti, quindi le relazioni, e con il tempo diventano uno strumento fondamentale per la comunicazione anche in forma privata. In particolare per quanto riguarda la comunicazione si sé: frasi, pensieri, fotografie ed eventi importanti aiutano a costruire una narrazione della propria vita e ad esternarla, ad esporla all’altro. Altro che reagisce secondo diverse modalità: con un commento ad esempio, o con un like, che diventano uno strumento per misurare il grado di apprezzamento nei nostri confronti.
I social diventano un luogo di continuo scambio di feedback sulla vita propria e altrui e contribuiscono alla costruzione di una considerazione di sé positiva o negativa. Secondo una ricerca condotta da IULM e Università Cattolica di Milano, il ruolo dei social network sarebbe di particolare rilevanza quando si parla di sicurezza: i social contribuirebbero a rafforzare la propria personalità, dal momento che gli utenti si sentono in un contesto protetto e sono disposti ad aprirsi maggiormente, ad esporsi al rischio. Questo anche per quanto riguarda i pensieri e le idee: dal momento che si rivolgono ad una cerchia ristretta, composta principalmente da amici e conoscenti, che probabilmente hanno opinioni vicine alle loro, gli utenti temono meno la disapprovazione e si esprimono con più facilità anche su questioni sulle quali non si esprimerebbero nella vita di tutti i giorni. Per la stessa ragione, anche l’identità di gruppo può essere rafforzata tramite social network, e il forte senso di appartenenza andrà a rinforzare ulteriormente la sicurezza del singolo.
D’altra parte, ci sono anche dei risvolti negativi. La riduzione di filtri emotivi quali imbarazzo ed insicurezza può causare comportamenti poco funzionali, fino a provocare cyber – bullismo, stalking , violazione della privacy altrui. Inoltre, cosa succede se il rinforzo da parte degli altri non arriva? Cosa succede se un post viene ignorato e il numero di like non cresce? Risponde uno studio australiano del 2014: Threats to belonging on Facebook: lurking and ostracism. Chi non ottiene un riscontro ai propri post, positivo o negativo che sia, si sente ignorato o rifiutato, ed il suo livello di autostima registra un calo. Lo studio si è svolto a più riprese: durante una prima fase, i ricercatori hanno diviso un campione di utenti molto attivi sui social in due gruppi, uno sarebbe rimasto attivo nella pubblicazione di post e nell’interazione con gli altri tramite commento o like, mentre l’altro avrebbe osservato e non avrebbe potuto partecipare in modo attivo agli scambi su social. Gli appartenenti al secondo gruppo, dopo qualche giorno dall’avvio dell’esperimento, hanno dichiarato che la mancata partecipazione aveva inciso negativamente sul loro livello di benessere. In una seconda fase, un campione di utenti attivi sui social è stato fornito di account Facebook anonimi ed è stato invitato a commentare i post altrui; i tentativi di interazione sono poi stati in gran parte ignorati. Il risultato è stato che i partecipanti all’esperimento si sono sentiti ignorati e sviliti nella loro autostima.
I social network sono dunque un luogo in cui si misura la sicurezza che ogni persona ha in se stessa: se da una parte possono contribuire a rafforzarla e ad aumentare il senso di inclusione, dall’altra non ricevere un riscontro ai propri post può ridimensionare l’autostima.
Fonti: www.psicologo-milano.it
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