Dopo l’uscita del loro ultimo album, Amore, lavoro e altri miti da sfatare, il 10 marzo di quest’anno, i Lo Stato Sociale sono approdati a Milano in quello che è stato da loro chiamato un “Concerto da mitomani”.
La band, appartenente allo scenario indie italiano, nasce a Bologna nel 2009, cominciando da un’emittente radiofonica. I fondatori sono Alberto “Albi” Cazzola (voce, basso), Ludovico “Lodo” Guenzi (voce, chitarre) e Alberto “Bebo” Guidetti (drum machine, sintetizzatore, voce), a cui si sono aggiunti nel 2011 Francesco “Checco” Draicchio (voce, sintetizzatore) ed Enrico “Carota” Roberto (voce, sintetizzatore). Seppure di formazione recente, il gruppo ha già registrato due album, oltre all’ultimo, a partire dal 2012, Turisti della democrazia (2012) e L’Italia peggiore (2014), ciascuno preceduto da un EP – rispettivamente, Wellfare pop (2010) e Amore ai tempi dell’Ikea (2011) – che li hanno indirizzati a una notorietà sempre maggiore, soprattutto in una fascia di ascoltatori giovani.
La band ha suonato ad Assago lo scorso 22 aprile, seguendo una scaletta che comprendeva brani del nuovo album e, ovviamente, i loro maggiori successi. “Il concerto è durato due ore, rette benissimo da tutti i componenti della band che, divertendosi, facevano divertire il pubblico”, testimonia L., ragazzo di vent’anni presente al concerto e appassionato del gruppo.
Il concerto si è aperto con “Sessanta milioni di partiti”, traccia di apertura del nuovo album. Particolarmente emozionante è stata l’esecuzione di due brani pianoforte e voce, su un palco allestito vicino alla regia audio, dunque in mezzo al pubblico. Si tratta di “Niente di speciale”, brano tratto dall’ultimo album, e di “Ingiusto”, una cover di Bello Figo. È stato invece molto divertente l’intervento dei ragazzi di Lercio, una delle più famose pagine satiriche sul web. Sul fronte “attivista”, la band ha esordito dichiarandosi antifascista, antirazzista, antisessista e, come al solito, durante il concerto ci sono stati degli intermezzi politici, come cori contro la Lega Nord e il suo segretario.
Una band, dunque, che non si esaurisce nello svolgere i propri brani, ma che si espone, è capace di divertire, emozionare e coinvolgere un pubblico variegato, attratto dall’ampia gamma di temi trattati nelle sue canzoni. “Alla fine del concerto”, aggiunge L., “i membri della band si stavano divertendo talmente tanto da non voler scendere dal palco, suonando l’ultimo pezzo a luci accese”.
Una band che è vicina ai suoi fan, sia attraverso la musica, sia attraverso i social e le relazioni personali. Si tratta di nuova musica popolare, poiché è annullata la distanza che separa tradizionalmente gli artisti dal loro pubblico. Tale distanza viene sostituita da un dialogo molto stretto tra artisti e pubblico. L’artista lascia che a parlare per lui sia la musica, che non conosce confini, senza porsi su un piedistallo e quindi senza allontanarsi dall’obiettivo di coinvolgere quante più persone possibili.Spesso le canzoni sono veri e propri spettacoli umoristici, che rimarcano la funzione sociale e anche politica della musica, visto il dichiarato impegno della band in campo politico: Lo Stato Sociale di nome e di fatto.
Dopo il grande successo avuto a Milano, il gruppo intraprenderà un tour che attraverserà l’intera penisola, a partire da Cagliari il 30 aprile, per concludere ad Asolo il 27 agosto. Tra le date era compresa quella del primo maggio a Roma, una delle più grosse manifestazioni musicali e culturali italiane. Un’estate tutta sul palco, dunque, all’insegna della musica e della condivisione, a prova del fatto che la musica non smette mai di insegnare, di divertire e di emozionare.
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