Londra invocando l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che definisce le modalità di uscita di un Paese dall’Unione Europea, ha azionato così il conto alla rovescia per l’addio, verificatosi il 29 marzo 2017. Questo avvenimento non è passato inosservato solamente per la stampa e i telegiornali, ma anche nell’ambiente artistico: in occasione della data ufficiale dell’iter per l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea, l’agenzia inglese Global Street Art ha supportato un’iniziativa artistica che vede come unico rappresentante dell’evento l’artista Manu Invisible, il quale ha realizzato nel rinomato quartiere di Camden Town l’opera “Influence“, simbolo di una scena politica colpita da un drastico cambiamento.
Nonostante la forte matrice inglese, Manu Invisible è un artista italiano che intraprende il suo percorso artistico agli inizi del XXI secolo sul territorio Sardo per proiettarsi poi, nel panorama Europeo. Lo si riconosce non dal nome registrato all’anagrafe, ma dalla maschera e dagli indumenti che indossa: una maschera nero lucido dalle forme taglienti e un vestito nero con tracce di pittura di diversi colori. La sua bravura spicca osservando i colori bene amalgamati che, sfumando dal blu al giallo più acceso come una galassia nel momento di generarsi e racchiusi in 90mq di muro in mattoni, compongono “Influence”. L’opera è un forte rimandano all’ambiente della street art, termine ancora oggi piuttosto vago e spesso messo in discussione, specie all’interno dell’arte stessa; tale fenomeno ha trovato nella capitale inglese una delle migliori cornici in grado di esporre le opere di alcuni tra gli artisti più famosi del genere. L’intento di molti di loro è anche quello di utilizzare la propria arte per sensibilizzare il pubblico riguardo a messaggi sociali d’importanza rilevante, ma spesso messi in secondo piano, obiettivo decisamente raggiunto e colpito da Manu Invisible, che con un’opera dall’estensione di 90mq, spiega: “La mia opera simboleggia la condizione politica dell’Europa in questo forte periodo di cambiamento. A mio avviso l’Europa è un continente che quotidianamente ed in modo incessante viene “influenzato”.
La Global street art mediante la piattaforma Walls Project ha organizzato oltre 1.500 murales legali di street art a Londra dal 2012 e oggi è responsabile dell’organizzazione di metà strada nella zona di Brick Lane. Il punto di arrivo dell’agenzia come spesso viene ricordato e dichiarato è costruire un museo permanente dedicato all’arte stradale e ai graffiti oltre a realizzare nuove conversazioni intorno allo spazio pubblico e alla partecipazione. Il futuro è dipinto.
Manu Invisible rientra tra gli artisti che rendono il nostro mondo più colorato.