Un progetto di fotografia narrativa che incornicia storie metropolitane in ritratti immediati e spontanei.
Dal 22 aprile al 13 maggio 2017, le vetrine superiori Artepassante della Stazione di Milano Porta Venezia si adornano di ritratti fotografici per la mostra “I light U- Frames for underground stories”. Il progetto nasce dall’incontro di un gruppo di appassionati di fotografia, uniti sotto il nome di BarettoBeltrade. Tra i tavoli del piccolo bar del cinema Beltrade di Milano si evolve l’idea di catturare con l’obiettivo fotografico tracce di vita metropolitana attraverso i racconti dei suoi protagonisti. È così che si sviluppa un originale elaborato di fotografia narrativa, tra i partecipanti del MilanoPhotoFestival 2017. È il primo lavoro di gruppo della compagnia, che ha deciso di affidare la macchina fotografica a Marco Rilli.
In un tunnel sotterraneo di congiunzione tra il passante ferroviario e la metropolitana scorrono ogni giorno centinaia di volti, destinati a scomparire tra la folla e a diventare personalità anonime. Nasce così la cosiddetta “nostalgia dello sconosciuto”, tipica dei luoghi di transizione e costruita sulla mancata rivelazione di cosa si cela dietro i volti che freneticamente si disperdono nella routine quotidiana. Il gruppo BarrettoBeltrade riscopre l’importanza di raccontare una storia attraverso lo scatto fotografico, atto a fissare per sempre un viso che altrimenti sarebbe andato perduto.
Sulla vetrine della Galleria Artepassante si susseguono 44 ritratti fotografici, selezionati da un campione di 126 soggetti. Sono uomini e donne immortalati in 10 sessioni fotografiche tra dicembre 2016 e marzo 2017, al mattino, al pomeriggio e alla sera. I ritratti sono in piano americano, per creare omogeneità nella varietà dei profili e permettere all’osservatore di conoscere il personaggio attraverso il suo abbigliamento e la sua gestualità, come ci spiega Paolo Pizzagalli all’inaugurazione, tenutasi sabato 22 aprile alle ore 17. Tra le più svariate personalità, l’obiettivo è quello di scoprire quale percorso le porta ad attraversare il passaggio sotterraneo. Il punto di partenza e la destinazione sono solamente i confini di un racconto di vita più ampio.
C’è Luigi, 87 anni, milanese doc, e il suo contraltare Tafu, appena arrivato dall’Eritrea con un barcone, spaesato in una nuova città, ma comunque disponibile a raccontare la sua storia. E mentre Adriana dedica parte del suo tempo prima di andare al suo primo concerto alla Scala, Chiara coglie l’opportunità per raccontare la passione per i treni di suo figlio. Sono solo accenni di numerose storie che si snodano nel labirinto milanese, connettore di sogni, aspirazioni, desideri tra i più particolari profili umani.
Un’occasione imperdibile di scoprire l’altro attraverso la fotografia in una mostra accessibile gratuitamente. Ulteriori informazioni sui soggetti non presenti in galleria sono disponibili online sul sito ilightu.blogspot.it.