E’ uscito lo scorso 10 gennaio l’EP di esordio dei Peter and the Wolf, duo milanese fondato da Lorenzo Ghiringhelli (voce, synth, sampling) e Pietro Marcellino (seconde voci, basso) agli inizi del 2014.
I primi brani vedono la luce in occasione degli esami universitari di composizione che deve svolgere Marcellino in Inghilterra, per i quale chiede aiuto a Ghiringhelli, stabile in Italia, anche lui in procinto di ultimare i suoi studi di ricerca musicale. Al ritorno di Pietro in Italia, nel 2015, i due già intenzionati a creare una collaborazione stabile da tempo decidono di continuare la produzione e di cominciare un percorso musicale insieme. A inizio 2016 completano la scrittura di un numero di pezzi sufficiente per la registrazione di un disco. Il pensiero comune di entrambi è quello di mantenere lo status di duo, e non la classica formazione di band.
Comincia quindi la preparazione di uno show con l’ausilio di turnisti scelti tra colleghi e amici interessati ad aiutarli, i quali suonano interamente vestiti di nero e col volto coperto da una candida maschera da lupo che richiama gli origami. Il loro sound è una fusione fra alternative rock e progressive, con basi di musica elettronica.
L’EP, eponimo, contiene 5 brani ed è ascoltabile in streaming su Spotify o acquistabile su iTunes e CD Baby. Il loro lavoro è pervaso da atmosfere oniriche, richiamanti il viaggio; alcuni brani, come “Eternal Second” e “Modern Prometheus”, sono più duri e tormentati mentre altri, come “Missing Link”, sono dolci e melodiosi. I testi, leggibili sul loro sito ufficiale anche tradotti in italiano, sono poetici, oscuri e parlano di amori tormentati, doppie personalità e ombre che covano nei recessi della mente umana.
Proprio in questi ultimi giorni, i Peter and the Wolf sono ai Phaser Studios per registrare le loro prime videoclip in live session; il video di “Missing Link” è già uscito il 15 aprile sul loro canale Youtube e il prossimo, “Eternal Second”, verrà pubblicato a breve.
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