Immaginatevi una via da percorrere con la testa in su nel pieno centro di Milano. Pensate all’incredulità dei vostri occhi e alla faccia sorpresa ed estasiata.
Il vostro primo pensiero ora sarà: “ma è possibile?”. Certo, via Malpighi.
Si sa che Milano è una città dalle mille sorprese, ma questa è proprio stupefacente.
Accorrete in via Malpighi e rimarrete affascinati da Casa Galimberti e Casa Guazzoni, capolavori dello stile liberty.
Voce della piccola e media borghesia, lo stile liberty si afferma in Italia con l’Esposizione di Torino del 1902.
Corrente artistica europea dalle molteplici denominazioni, in Italia prenderà il nome dai magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty, i Liberty & Co, specializzati nella vendita di oggetti e ornamenti orientali di stile floreale.
Essa si oppone al recupero degli stili antichi e cerca ispirazione nella natura e nelle forme vegetali.
In campo architettonico viene abbandonato il marmo per adoperare il ferro battuto, molto più leggero e funzionale. Parola d’ordine dello stile liberty è infatti leggerezza.
Milano, non poteva che essere una protagonista di questa nuova arte, una città in piena vita e bisognosa di dare forma artistica al progresso.
Considerate le più interessanti realizzazioni liberty di Milano, Casa Galimberti e Casa Guazzoni vengono costruite nei primi anni del 1900 dall’architetto Giovanni Battista Bossi come case ad appartamenti in affitto.
Al numero civico 3 sorge Casa Galimberti (1902-04).
La sua notorietà è data dal suo vivace aspetto cromatico che la fa emergere tra le altre case. Infatti gran parte delle facciate del palazzo sono ricoperte da decorazioni in ceramica colorata.
Al primo piano sono rappresentate grandi figure maschili e femminili impiegate in diverse azioni; mentre il secondo e terzo piano sono decorati con raffinati motivi vegetali.
Da non tralasciare sono le bellissime decorazioni floreali in ferro battuto che ornano i balconi.
Basta spostarsi di pochi passi per giungere ad un’altra grande opera liberty, al numero civico 12 si trova Casa Guazzoni (1904-06).
Costruita poco dopo Casa Galimberti, colpisce per la grandiosità della sua decorazione naturalistica: fiori, putti, nastri e fiocchi.
Puntando sul dinamismo e la leggerezza della struttura, la decorazione è ottenuta dall’alternanza tra cemento e ferro battuto. Il cemento si concentra principalmente nel basamento con volti femminili e putti ad altorilievo, lasciando posto ai ferri battuti dei balconi dei piani superiori.
Ecco cosa è via Malpighi, un pezzo di periodo liberty racchiuso in due magnifici palazzi.
FONTI
Visita dell’autrice