Negli ultimi anni il numero di dispositivi touchscreen presenti nelle abitazioni è notevolmente aumentato e la loro facilità di utilizzo li ha resi degli strumenti alla portata dei bambini più piccoli, soprattutto in età prescolare. Ma quali sono gli effetti di questa tecnologia sulle abitudini dei più piccoli?
Il team di ricerca di Tim Smith della Birbeck University of London si è posto questa domanda e ha effettuato uno studio online che è stato pubblicato su Scientific Reports. La ricerca ha coinvolto 715 genitori di bambini età compresa tra i 6 e i 36 mesi, a cui è stato chiesto di annotare l’uso dei dispositivi touch da parte dei propri figli e di registrare la durata media del loro sonno diurno e notturno oltre al tempo che impiegavano per addormentarsi e la frequenza dei risvegli notturni tanto amati dai genitori.
Il primo dato interessante emerso da questa ricerca riguarda le percentuali di bambini che utilizzavano questi dispositivi. Infatti ben il 51 per cento dei neonati tra i 6 e gli 11 mesi impiegava tablet o simili ogni giorno e considerando i bambini tra i 25 e i 36 mesi la percentuale saliva addirittura al 92 per cento.
Oltre ad essere associato ad un aumento del tempo necessario per addormentarsi, è emerso che i bambini che utilizzavano più spesso i dispositivi a sfioramento erano anche quelli che dormivano meno di notte. Per ogni ora di utilizzo questi bambini dormivano 26,4 minuti in meno di notte e dormivano 10,8 minuti in più di giorno, perdendo in totale 15,6 minuti di sonno. Infine è importante segnalare che non è stata trovata una correlazione tra l’uso di tablet e affini e il numero di risvegli notturni.
Questo studio apre la strada a numerose ricerche che approfondiranno l’effetto di queste nuove tecnologie sui bambini, poiché come è noto il sonno ha un’importanza fondamentale nei primi anni di vita per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo. Ciò detto è importante ricordare che tablet e affini non sono strumenti da demonizzare poiché, a differenza della televisione ad esempio, costringono i bambini ad intervenire in modo attivo e ciò è ha degli effetti positivi sull’acquisizione di competenze motorie fini. In conclusione, come ha dichiarato lo stesso autore dello studio è importante ricordare che “prima di porre delle restrizioni all’uso di questi dispositivi occorre comprendere a fondo in che modo massimizzarne i vantaggi e minimizzarne gli svantaggi”.
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