La Venezia in piccolo che incanta: Chioggia

La Laguna Veneta nasconde luoghi incantevoli, come la bella Chioggia, conosciuta come la ‘Venezia in piccolo’. Una tappa interessante, inaspettata e che stupisce per la sua ricca e vivace cultura e atmosfera.

La Torre dell’Orologio

Il centro storico della città sorge all’estremità meridionale della laguna, su di un gruppo di isolette divise da canali e collegate fra loro da ponti. Il nome Chioggia quindi deriverebbe da ‘Cluza’, costruita artificialmente, da spiegare con la natura insulare-lagunare della città che senza modificazioni umane sarebbe stata sommersa dalle acque ad ogni alta marea. Le origini di questa città si intrecciano con la storia antica e con il mito, precisamente con il mito di Enea, il quale navigò con Antenore, Aquilio e Clodio che, a metà del viaggio, si separarono dal loro concittadino per dirigersi verso la laguna veneta fondando rispettivamente Padova, Aquileia e Clodia. A prova di questa mitica fondazione vi è il simbolo della città, un leone rampante rosso su argento, scelto proprio da Clodio in ricordo della sua città natale, ed il nome della città stessa.

Cosa vedere e come girare Chioggia?

Innanzitutto, bisogna partire dalla visita della Chiesa di Sant’Andrea del XVIII

Le campane della Chiesa di Sant’Andrea

secolo, e della torre che l’affianca. Questa appartiene allo in stile romanico e risale all’XI-XII secolo. Nasce come torre di avvistamento militare nel periodo del Medioevo e la sua grande peculiarità è l’orologio che custodisce al suo interno: è il più antico al mondo, realizzato da Giovanni Dondo dell’Orologio; proprio per questo motivo il suo soprannome è “Torre dell’Orologio”. Saliti i numerosi gradini, prima in legno, poi scavati nella roccia, si raggiunge lo spazio dedicato alle due grandi campane, che tutt’ora risuonano ad ogni ora per la città. Ma il quid che lascia senza fiato è la vista che si apre una volta terminata l’ultima traballante scaletta: Chioggia, la laguna, e, se si aguzza bene la vista, anche Venezia.

Chioggia presenta altre numerose chiese che rappresentano le varie epoche e i numerosi stili che hanno segnato l’architettura della città. Tra queste bisogna ricordare la Chiesa di San Domenico, di cui gli abitanti vanno molto fieri per l’ubicazione e per ciò che custodisce al suo interno. La chiesa, infatti, sorge su una piccola isola, separata da Chioggia dal canale di San Domenico; la sua fondazione risale al XIII secolo e fu affidata prima alle mani dei domenicani e poi dei gesuiti. La chiesa, come può essere vista oggi, è frutto di un radicale cambiamento che si effettua tra il ‘700 e l”800: l’interno è a singola navata, con presbiterio ed alcune cappelle laterali. La vera sorpresa, il vero orgoglio dei chioggiotti è, appunto, il Crocefisso che parla a San Tommaso d’Aquino del Tintoretto. In questa stessa chiesa vi è poi un particolare crocifisso, in legno, che per essere capito in pieno deve essere osservato prima da davanti in lontananza, in modo tale da suscitare un moto di insoddisfazione, a causa delle forme geometriche non congruenti e non proporzionate, e poi, da vicino, in modo tale da notare la posa che assume Cristo in Croce e la naturale sovrapposizione della gambe.

I canali e i ponti di Chioggia, sono un altro must per i turisti: la leggenda, per i clodiensi, vuole che sia Venezia a riprendere l’architettura e il sito di Chioggia, e non viceversa. In ogni caso, leggenda a parte, la passeggiata lungo le vie tranquille che costeggiano i canali, che li attraversano e che trasportano il turista in un’epoca come quella del 1450, possono essere uno stacco dalla frenesia che si incontra lungo il corso principale: sapori, profumi, suoni saranno i compagni perfetti per perdersi qualche oretta tra canali e botteghe tipiche.

Per ultimo, se si è amanti di eventi culinari e non solo, non bisogna perdersi i tre eventi principali che si tengono in Chioggia. Il primo ha luogo in maggio: la tradizionale Festa Popolare dedicata a Maria Ausiliatrice presso l’oratorio salesiano sito nella zona sud della città. In giugno, invece, si può assistere alla rievocazione storica in stile medievale, La Marciliana, con cortei storici e competizioni tra le antiche “contrade”. Per coronare il tutto, in luglio la Sagra del Pesce che offre ben 4 stand gastronomici con tanti menu caratteristici chioggiotti.

FOTO: Tommaso Boselli

Credits immagini:Copertina 

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