La grande casa di Microsoft e Feltrinelli

E’ degli ultimi giorni la notizia dell’apertura della innovativa Microsoft House, nella quale la famosa azienda di Redmond ha trasferito il suo quartier generale italiano, portandolo il centro a Milano.  Più precisamente, la software house creatrice del sistema operativo Windows divide l’affitto con Feltrinelli; che nell’altro “appartamento” – entrambi, comunque, di 5 piani! – ha inaugurato, il 16 dicembre 2016, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

L’edificio in cui i due colossi hanno trasferito le famiglie è la terza opera italiana del duo elvetico Herzog & De Meuron, già ideatori della Stone House nei pressi di Imperia e del Padiglione Slow Food per Expo2015. La struttura del building, sita in Porta Volta non molto distante da Piazza Gae Aulenti, si ispira a un concetto molto semplice e che sono abili a fare tutti: esso è in fatti una disposizione quasi infinita delle classiche “casette” che ognuno di noi disegna in età infantile. La forma infatti parte da pilastri verticali a formare una base quadrata – o quasi – “chiusa” in alto da un triangolo. Il tutto è formato da due file di pilastri verticali, chiusi da sette file di pilastri orizzontali (i primi cinque sono anche pavimento/soffitto dei vari piani) e conclude tutto una fila di pilastri posti “a triangolo” a formare il tetto della casa. Anche i materiali scelti rispecchiano l’idea di semplicità: non sono particolarmente ricercati, o rivestititi, ma il tutto è realizzato in cemento armato e acciaio, mentre la parte più invadente è quella delle numerose piastre in vetro, che però non sono finestre. I confini della grande casa non sono perfetti, né lo è la sua stessa forma: infatti i pilastri orizzontali sporgono ed escono dai confini segnati da quelli verticali, mentre entrambe le facciate in vetro, recanti i loghi Feltrinelli e Microsoft sono orientare diversamente rispetto al resto dell’edificio.

Semplicità, quindi, nella struttura esterna. E all’interno?
Le due aziende hanno continuato questa idea. Da una parte, in Feltrinelli vediamo una grande preponderanza del legno, che troviamo anche negli ascensori, negli scaffali della libreria al piano terra, nel parquet e nella grande libreria in sala di lettura all’ultimo piano, e i colori delle pareti e del legno stesso rimangono su tonalità prevalentemente fredde e scure.
Dall’altra, Microsoft continua l’idea di semplicità non tanto nei materiali dei mobili scelti, quanto nel tipo di arredamento. Promotrice di un ambiente domestico anche in ufficio, tutti gli ambienti di tutti e cinque i piani, compreso il grande hub dedicato al grande pubblico, sono arredati con mobili “tipicamente domestici”, con divanetti, librerie, grandi televisori. Gli uffici sono tutti open space, tranne quelli a isolamento acustico che, tuttavia, sono a prenotazione e utilizzo limitato. Nel piano dedicato a tutti, dove Microsoft cerca di far conoscere i suoi prodotti alla clientela,  l’arredamento è anch’esso quello tipico di un salotto, con scrivanie in cui sono disposti monitor collegati a Xbox e quattro computer gaming; un televisore, collegato a un’altra Xbox, dove si possono fare partite multiple stando seduti su dei divani. Nella hole, sono presenti tavolini adagiati su un morbido tappeto verde che simula l’erba, dal gusto forse un po’ discutibile. A differenza della vicina, l’arredamento della software house è portato a tonalità chiare e calde.

La grande casa dei due architetti svizzeri, infine, non si impone in modo violento ed incoerente con l’ambiente circostante. Tutt’intorno verrà realizzata una grande area verde pubblica con piste ciclabili, parco giochi per bambini, e panchine. Area che, inoltre, ha l’obiettivo di promuovere e salvaguardare un’altra opera architettonica d’importanza storico-culturale: le ben note e visibili mura spagnole.

La Microsoft House è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00. La Fondazione Feltrinelli dalle 10.00 alle 18.00.