Nel 1656 Diego Velázquez venne incaricato dal sovrano di Spagna Filippo IV per realizzare un ritratto raffigurante la famiglia reale, esso, veniva definito el Cuadro de la Familia. Il titolo attuale, Las Meninas, o Le damigelle d’onore, comparve per la prima volta nel 1819 nel catalogo del Museo del Prado, dove l’opera è tuttora conservata.
Il centro della composizione è occupato dall’infanta Margherita, figlia di re Filippo IV e della regina Marianna d’Austria, affiancata da due damigelle intente ad offrire alla giovanissima principessa una brocca d’acqua ed un accenno di riverenza. Sul lato sinistro lo sguardo si posa sul retro di una grande tela appoggiata ad un cavalletto: vi è ritratto a figura intera un pittore con in mano tavolozza e pennelli. Sul lato destro vengono raffigurati i due nani di corte, Mari-Barbola e Nicolasito Pertusato, quest’ultimo intento a stuzzicare con il piede un grosso cane; alle loro spalle, doña Marcela de Ulloa e don Diego Ruiz de Azcona, intenti a dialogare. Sulla parete di fondo si vedono riflesse le immagini di Marianna d’Austria e di Filippo IV forse in posa per essere ritratti o soltanto prossimi all’entrata in sala, così da spiegare gli sguardi altrui stupiti.
Diego Velázques dimostra la sua padronanza nell’uso di una perfetta prospettiva, ottenendo un’adeguata profondità spaziale: i quadri in tre file sulla parete di destra abilmente scorciati, il retro della tela appoggiata obliquamente sul cavalletto, la porta che si apre sul fondo e la disposizione a scalare delle figure. Tale risultato è possibile soprattutto grazie al ruolo della luce proveniente da destra, che illumina il primo piano per poi affievolirsi.
Il vero significato dell’opera è rivelato dal gioco di sguardi che rimanda al pensiero dell’artista sul valore illusionistico della pittura; ci permette di guardare dentro al meccanismo pittorico, per svelarne alcuni segreti che i pittori conoscono, ma gli altri no. Il quadro è un’astrazione dalla realtà, proprio perché può organizzare l’immagine in tutta libertà. Invece la realtà non ha lo stesso principio di ordine compositivo della pittura: la realtà è informe e caotica, così come appare in questo quadro.
Negli ultimi anni l’opera Las Meninas è stata spesso ironizzata mediante delle alterazione di carattere differente, che se da un lato possono colpirci per il gesto distruttivo di un meraviglioso quadro, dall’altro non possono che essere la perfetta materia indefinita che secondo Velázques è la realtà.