Lo scorso 7 febbraio, Frizzle Fry, il primo album della band californiana Primus, ha compiuto 27 anni. Ottima occasione per celebrare un bel pezzettone di storia della musica alternativa.
I Primus nascono nel 1984 a San Francisco, fondati dal bassista e cantante Les Claypool, insieme al chitarrista Todd Huth. A loro si aggiunsero una sequela di batteristi, succedutisi durante i primi cinque anni di vita della band; prima di giungere alla loro formazione definitiva, nel 1989, con Larry LaLonde alla chitarra e Tim Alexander alla batteria, preceduto da Jay Lane, che sostituirà nuovamente Alexander dal 2010 al 2014.
Prima di aprire il discorso, però, bisogna ricordare che, nonostante Frizzle Fry sia il primo album registrato in studio, il primo pubblicato è in realtà Suck On This, uscito nel 1989 e registrato dal vivo durante due concerti a Berkeley.
Successivamente all’uscita di Frizzle Fry, i Primus vengono avvicinati dalla Interscope Records, che permette loro di fare il botto col successivo album Sailing the Seas of Cheese, nel 1991. L’anno successivo pubblicano un EP di cover, Miscellaneous Debris, contenente grandi classici come “Have a Cigar” dei Pink Floyd e “Making Plans for Nigel” degli XTC, che finisce nelle classifiche della Billboard.
Gli album successivi sono Pork Soda (1993) e Tales from the Punchbowl (1995). Nel 1996 il batterista Alexander lascia il gruppo e viene sostituito da Bryan Mantia, con il quale i Primus registrano la sigla di South Park (1996), Brown album (1997), Rhinoplasty (1998) e Antipop (1999), il quale tra l’altro vanta collaborazioni di musicisti del calibro di James Hetfield (Metallica), Tom Morello (Rage Against The Machine), Jim Martin (Faith No More), Fred Durst (Limp Bizkit) e Stewart Copeland (The Police).
Nel 2000, i Primus interrompono la loro attività per riprenderla tre anni dopo, di nuovo con Tim Alexander alla batteria, pubblicando un cofanetto contenente l’EP Animals Should Not Try to Act Like People, una raccolta dei loro video musicali e cortometraggi e una raccolta di estratti live. Nel 2010 il batterista Jay Lane torna nel gruppo, sostituendo Alexander, e nel 2011 la band pubblica Green Naugahyde. I due batteristi si scambiano di nuovo nel 2013 e l’anno successivo vede la luce l’ultima fatica dei Primus: Primus & the Chocolate Factory with the Fungi Ensemble, il rifacimento dell’intera colonna sonora del film del 1971 Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato.
Il tour che ha presentato l’album ha toccato anche l’Italia in un unica data: il 13 giugno 2015 al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI); il concerto è stato dedicato per metà ai vecchi classici e per metà al nuovo album, per la cui messa in scena è stato allestito il palco con scenografie fantastiche e fantasmagoriche, che davano l’illusione di trovarsi veramente nella vecchia Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka, con tanto di Umpa Lumpa!
Lo stile musicale dei Primus si è dimostrato, fin dal primo album, tanto definito e riconoscibile quanto, al contempo, indefinibile: grazie alla tecnica bassistica allucinante e alla voce caratteristica di Les Claypool, il gruppo si è conquistato immediatamente un’identità e una fetta di mercato musicale ben precise; ciononostante, rimane impossibile etichettarli mediante i tradizionali generi musicali. I Primus sono uno di quei gruppi che a lungo andare diventano essi stessi un genere musicale a sé stante. Se dovessimo descriverli in qualche modo, potremmo dire che suonano un alternative metal contaminato di thrash, funk, blues, crossover, musica psichedelica, country ed etnica.
Quella dei Primus è una musica che si ama o si odia e, in ogni caso, è impossibile rimanere indifferenti alle spaventose evoluzioni tecniche dei tre musicisti californiani.
Al momento la band è impegnata in un tour che accompagna l’ultimo progetto solista di Claypool, in collaborazione con Sean Lennon: The Claypool Lennon Delirium, che ha debuttato con l’album Monolith of Phobos. Non sono previste date in Italia al momento, ma incrociamo le dita!
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