Il XVIII secolo, si sa, è forse tra i secoli più opulenti perché è il periodo in cui si collocano il Rococò e il Neoclassicismo. Un mix tra questi due stili, voluto dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che, fece costruire dal Piermarini nel 1777, la Villa Reale a Monza. Essa sarebbe stata il suo pensierino per il figlio, l’arciduca Ferdinando I d’Asburgo, il governatore dello Stato di Milano. La residenza rimase alla famiglia austriaca fino all’arrivo di Napoleone. Abbandonata dopo la caduta del Bonaparte, l’edificio è noto per il tragico assassinio del Re Umberto I d’Italia. Nel corso del 900 conobbe una massiccia decadenza fino ad essere riscoperta alla fine degli anni 90, quando fu avviato il restauro, concluso nel 2014.
La Villa è a pianta a “U”, ospita immensi giardini che aprono su uno dei parchi più grandi d’Europa, il Parco di Monza. L’interno dell’edificio si divide in quattro piani: il piano terra, dove sono situati la biglietteria, la caffetteria/ristorante e il bookshop; il primo piano nobile, dove si trovano le sale d’appartenenza nobiliare come la grande sala da ballo ampia e sfarzosa, con specchiature in finto marmo e pavimento in seminato veneziano; il secondo piano nobile che comprende le camere della nobiltà cui si accede con lo scalone d’onore, realizzato in marmo e decorato con gli stemmi della casa sabauda. L’ultimo piano è chiamato Belvedere, nome che deriva dalla vista che offre su tutto il parco della Villa. In questo piano sono presenti, inoltre, gli appartamenti della servitù, oggi riempiti con una mostra sugli arredamenti d’interni dagli anni 50 agli anni 80.
La Reggia presenta inoltre un teatro ed è sede di alcune mostre, come ad esempio quella sulla Monaca di Monza. Il Parco ospita eventi ed è sede della stagione estiva di concerti, che ospita artisti come, per esempio, i Biffy Clyro (stagione 2016) o i Green Day (2017).