di Francesca Empler
Tatuare il corpo è ormai una pratica molto diffusa e amata soprattutto tra gli adolescenti.
Conosciamo realmente il significato della parola tatuaggio? Ci siamo mai chiesti chi coniò il termine, quando nacque l’usanza e il significato originario ad esso legato?
Ma soprattutto, ci siamo mai chiesti se ci possano essere delle controindicazioni e delle precauzioni necessarie da usare per non mettere in pericolo la nostra salute? Procediamo per gradi e cerchiamo di dare una risposta a ciascuna domanda.
Fu il capitano inglese James Cook nel 1769 a usare per la prima volta, quando si trovava a Tahiti, la parola Tattow (poi Tatoo) da tau-tau, termine onomatopeico che ricordava il picchiettare del legno sull’ago per bucare la pelle.
La testimonianza più antica è di circa 5000 anni fa: Otzi, l’uomo primitivo ritrovato nel 1991 sulle alpi Otzalet, ne ha alcuni, prodotti dallo sfregamento del carbone polverizzato su incisioni verticali della cute. L’uso di quest’ultime era in origine prettamente terapeutico, per lenire dolori causati da degenerazioni ossee.
Con il passare dei secoli il significato intrinseco cambiò drasticamente e con esso anche il modo in cui questi venivano fatti; permanente rimane solo l’idea di fondo: un segno indelebile e solitamente unico sulla pelle. E’ doveroso però pensare soprattutto ai rischi a cui si può andare incontro. A parlare è la dermatologa May El Hachem che informa della possibilità di poter contrarre infezioni batteriche sulla pelle che possono arrivare addirittura al sangue e coinvolgere il cuore. Oltre a ciò si possono trasmettere virus dell’epatite B e C e dell’AIDS. Per riuscire a diminuire i rischi risulta necessario affidarsi a tatuatori che seguano tutte le norme igieniche. Anche le allergie derivanti dal tatuaggio possono provocare seri danni, soprattutto quelle causate dall’hennè nero che si ottiene aggiungendo un composto ritenuto pericoloso, la parafenilendiamina.
Informare rende consapevoli e allo stesso tempo liberi di scegliere. In questo caso, e in tutti quelli in cui la salute è coinvolta, fare scelte oculate è doveroso.
-ciò che è doveroso sapere su una forma d’arte antica, amata attraverso i secoli e arrivata fino a noi.