Hogwarts, Ilvermorny e le altre scuole di magia create dalla mente di J. K. Rowling non sono più le uniche a popolare librerie e piccoli o grandi schermi. Non bisogna disperarsi se, alla tenera età di 11 anni, una civetta non ha sbattuto sul vetro della vostra finestra per consegnarvi la lettera che avrebbe cambiato per sempre la vostra vita. Perché nella realtà creata da Lev Grossman, c’è tempo fino all’iscrizione in università.
Autore di una fortunatissima trilogia di romanzi, composta da Il mago, Il Re Mago e The Magician’s Land (uscito nel 2014 e non ancora edito in Italia), Lev Grossman ha messo su carta un mondo magico, che poco ha a che fare con Harry Potter. È la versione americana, cresciuta e sessualmente attiva del piccolo maghetto inglese.
Il protagonista è il diciassettenne, Quentin Coldwater: mente geniale e pensieri tutt’altro che felici. Il suo unico sollievo sono le pagine del magico mondo di Fillory and Further, una serie di libri per ragazzi -che coinvolge i ragazzi della famiglia Chatwin, alla scoperta di Fillory, una realtà che ha molto della Narnia di C. S. Lewis- in cui pare nascondersi il segreto della sua felicità. La magia, però, non appartiene alla vita reale, o almeno così pensava, finché nel giorno del suo colloquio per entrare nella prestigiosa università di Princeton, non viene intervistato per un percorso accademico molto diverso. Si tratta dell’università per maghi di Brakebills, che sorge, nascosta da un incantesimo, sulle rive dell’Hudson.
Ma non c’è da emozionarsi, diventa subito chiaro, infatti, che la magia è incredibilmente difficile e noiosa da imparare, ogni incantesimo può variare in decine di modi, a seconda di fattori come le fasi della luna o il corpo d’acqua più vicino. Il piano di studi prevede l’apprendimento di molte lingue antiche e perdute e posizioni delle mani apparentemente infinite. La magia non era per niente come se l’era immaginata Quentin, anzi. Ben presto, però, la pace tediosa degli studi viene interrotta dall’arrivo della “Bestia”, che riesce a mangiare uno studente, prima che il resto della facoltà riesca a cacciarlo. Brakebills non era né sicura quanto credeva né noiosa, o almeno non lo era più.
Questo è solo l’inizio di una fantastica avventura che dalle pagine di Lev Grossman è passata alla televisione. The Magicians (questo il titolo originale del primo romanzo), infatti, dal 16 dicembre 2015 è una serie televisiva fantasy trasmessa dalla rete via cavo statunitense Syfy, ormai alla seconda stagione (la prima puntata è andata in onda mercoledì 25 gennaio). Potente, irriverente e magica quanto il suo nome, se non di più, ha da subito raggiunto un successo inaspettato. Dietro le quinte, infatti, a lavorare all’adattamento ci sono le penne degli sceneggiatori Sera Gamble, già autrice e produttrice di Supernatural, e John McNamara, ideatore di Aquarius. Alla regia invece, almeno per l’episodio pilota, Mike Cahill (Another Earth, 2011 e I Origins, 2014).
Non tutte le critiche, però, sono state positive; la crudezza di alcune scene ha suscitato dei malumori. Per capire di cosa si tratta, non vi resta che guardare lo show. Le reazioni sono due: lo amerete o lo odierete; The Magicians non accetta mezze misure ed è tutto fuorché politically correct.
Photo Credits e fonti: Syfy