LE MERAVIGLIE DELLA METROPOLI: 5 LUOGHI NASCOSTI DI MILANO

Milano, la città che non si ferma mai, capitale economica della penisola italiana e sede di importantissime fiere mondiali e di eventi culturali di rilievo. Nell’immaginario comune e in particolare agli occhi di chi la scruta dall’esterno è ritenuta una città grigia, inquinata e caotica. Al suo interno, però, sepolti tra negozi e palazzi, si trovano meravigliosi luoghi capaci di trasportare i loro visitatori in un’atmosfera di quiete e di magia, spesso sconosciuti persino ai milanesi.

Credits: www.lombardiabeniculturali.it
  1. San Simpliciano e i suoi Chiostri: nel movimentato quartiere di Brera, uno dei più importanti distretti della moda e del design, si erge nella sua storica bellezza la basilica di San Simpliciano, una delle più antiche della città. La chiesa fu costruita verso la fine del IV secolo su ordine di Sant’Ambrogio, ma fu terminata da San Simpliciano, le cui spoglie riposano al suo interno. Diversi furono gli abili artisti che nel corso dei secoli si dedicarono al suo abbellimento tra cui Aurelio Luini, Alessandro Varotari detto il Padovanino, Camillo Procaccini e Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, autore dell’affresco dell’Incoronazione di Maria, capolavoro del 1500. Oltre ad innumerevoli bellezze artistiche la basilica custodisce gelosamente due magnifici chiostri, uno risalente al quattrocento e l’altro di epoca cinquecentesca. Quest’ultimo è detto “chiostro grande” o “chiostro delle due colonne” per via della scelta architettonica particolare nella disposizione delle colonne.
  1. Santa Maria alla fontana: non molto lontano dalla Stazione Centrale si trova uno dei più importanti santuari mariani della città. Questa chiesa dal sapore rinascimentale fu eretta da Carlo II D’Amboise, governatore di Milano all’inizio del 1500, su un’antica fonte ritenuta da lui stesso miracolosa in seguito alla sua guarigione. Inizialmente attribuita alla mano di Leonardo Da Vinci fu in seguito dichiarata opera di Giovanni Antonio Amadeo, famoso architetto dell’epoca, grazie al ritrovamento di un contratto che lo designava come suo ideatore ed artefice. Degna di nota è la stanza della fonte taumaturgica, sapientemente affrescata da Bernardino Luini.
Credits: www.milanoneicantieridellarte.it
  1. Casa-museo Boschi Di Stefano: tra la fermata della metro di Loreto e quella di Porta Venezia, in Via Giorgio Jan, si nasconde uno degli appartamenti più belli e piene di cultura di tutta Milano. Situata al secondo piano di una palazzina progettata dall’architetto Piero Portaluppi negli anni ’30, Casa Boschi Di Stefano fu costruita per la figlia dell’imprenditore edile Francesco Di Stefano e per suo marito Antonio Boschi. I coniugi, amanti dell’arte novecentesca, nel corso degli anni collezionarono oltre duemila opere d’arte firmate da alcuni dei nomi più importanti dello scenario artistico del tempo come Lucio Fontana, Giorgio De Chierico e Piero Manzoni. Oggi, all’interno del loro appartamento, è possibile ammirare gratuitamente circa trecento di queste opere divise in undici spazi espositivi.
Credits: www.clubmilano.net
  1. Fontana dei Tritoni: all’ombra della Cassa di Risparmio, all’angolo tra via Andegari e via Romagnosi, si trova una bellissima fontana che fu costruita negli anni ’20 dallo scultore Salvatore Saponaro. Le due sculture che adornano la struttura rappresentano la previdenza ed il risparmio per celebrare i valori fondamentali della Cassa di Risparmio, per cui fu commissionata l’opera.

 

  1. Parco Anfiteatro Romano: nei pressi della centralissima Via De Amicis, vicino alla zona dei Navigli, è possibile esplorare uno dei parchi più insoliti di tutta la città; al suo interno, infatti, sono state rinvenute durante alcuni scavi archeologici del XX secolo le fondamenta di un anfiteatro romano risalente al I secolo d.C. Secondo alcune ricostruzioni storiche un tempo la struttura doveva essere circondata da un muro esterno di circa quaranta metri composto, come il Colosseo, da elementi dorici, ionici e corinzi. Le sue dimensioni, però, erano ben più piccole del fratello romano in quanto probabilmente poteva contenere “solamente” ventimila persone. Sebbene il parco disponga di un suo accesso diretto, per ora l’ingresso è possibile solo attraverso il chiostro dell’Antiquarium “Alda Levi”.
Credits: www.survivemilano.it

 

Fonti: www.miguidi.it

www.milanoguida.it

www.fondazioneboschidistefano.it

urbanfilemilano.blogspot.com

www.02blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.