Qualcuno mi spiega perché solo in pochi eletti possono permettersi di studiare musica ad alto livello?
Perché chi vorrebbe imparare a suonare uno strumento ma non dispone di grandi possibilità economiche deve prendere lezioni private da qualcuno non sufficientemente preparato, suonando uno strumento di bassa qualità?
Molti rinunciano alla musica perché l’unico strumento che hanno potuto comprare nella loro vita è stato il flauto dolce per le lezioni di musica delle scuole medie che non superava il costo di 20€.
Il costo di uno strumento musicale è direttamente proporzionale alla qualità del suo suono, motivo per cui il flauto delle medie era tanto economico quanto fastidioso, il che comporta il dover spendere cifre non indifferenti per poter disporre di uno strumento quanto meno decente.
In più, a parità di qualità, il prezzo cambia a seconda del tipo di strumento che uno decide di suonare, per cui se si decide di suonare un flauto traverso, per iniziare, ci si potrà accontentare di una spesa da poche centinaia di euro mentre se si decide di suonare un’arpa ci si ritroverà con il rischio di dover aprire un mutuo.
Questo solo per quanto riguarda l’acquisto dello strumento che negli anni avrà bisogno, però, di manutenzione.
Se si decide di optare per un cordofono, bisognerà tenere in conto che le corde andranno cambiate frequentemente e anche qui il costo varia a seconda degli strumenti e a seconda della qualità delle corde.
Sperando sempre che non succeda, bisogna anche pensare all’eventualità che lo strumento, un giorno, potrebbe aver bisogno di un liutaio che gli dia una sistemata e che per questa operazione non ci si potrà affidare al primo che capita ma ci si potrà fidare solo di mani esperte e che queste mani, a volte, potrebbero non trovarsi proprio dietro l’angolo.
Chi, invece, decide di usare sé stesso come strumento musicale, cimentandosi quindi nel canto, non avrà alcun tipo di costo iniziale e tanto meno di mantenimento dello strumento ma allo stesso tempo dovrà pagare le lezioni quanto un qualunque altro musicista, se non di più.
Per prendere lezioni, di canto o di strumento, ci sono due potenziali strade: il conservatorio o le lezioni private.
Per quanto riguarda il conservatorio ha all’incirca i costi di un’università, che variano in base al reddito ma anche alla città in cui ha sede, partendo da un costo pari a 200€ annui fino a 2000€ circa.
Contando che per un diploma in conservatorio devi studiare all’incirca dai 5 ai 10 anni se fai parte del vecchio ordinamento, mentre se fai parte del nuovo ordinamento hai 10 anni di pre-accademico a cui si sommano tre anni per una laurea di primo livello e volendo altri due anni per una magistrale, sempre che non si rimanga indietro con gli esami e non si debba ripetere qualche anno, la cifra che si andrebbe a spendere potrebbe superare i 30000€.
Bisogna anche tener conto che non sempre l’insegnate perfetto per noi si trova nella nostra città, per cui ci si potrebbe trovare a doversi trasferire in un’altra città per seguire il nostro sogno, considerando tutti i costi annessi.
L’alternativa sono le lezioni private, che uno potrebbe trovarsi a dover seguire non essendo stato ammesso in conservatorio o non avendo intenzione di studiare se non per pochi anni.
Le lezioni private rispetto al conservatorio possono essere fatte quando si vuole e volendo saltuariamente non avendo in più tutta una serie di materie complementari che invece sono obbligatorie in un conservatorio ma allo stesso tempo, premesso che si trovi un buon insegnante, non ne risulterà quel diploma o quella laurea e tutte quelle possibilità che invece ti dà un conservatorio.
In questi casi è meglio affidarsi alla qualità che all’economia. Insomma, diventare musicista costa sia tempo che denaro, ma chi dice che per la propria passione non ne valga realmente la pena?