In questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza su alcuni falsi miti da sfatare sul corpo umano, buona lettura!
1. Scrocchiare le dita causa l’artrite
Donald Unger ha studiato questo fenomeno su se stesso per oltre 60 anni poiché da ragazzo veniva sempre rimproverato dalla madre a causa di quest’abitudine. Durante tutto il periodo, il medico statunitense fece scrocchiare solo le dita della mano sinistra in modo da poter confrontare con la destra gli effetti nel tempo. Dopo decenni di “scrocchiamenti” l’esperimento non evidenziò nessuna conseguenza sulla sua artrosi. Un esperimento del 2010 evidenziò che in un campione di 215 persone, i casi di artrosi erano maggiori in coloro che non si erano fatti scrocchiate le dita.
2. Tagliare i capelli li fa crescere più in fretta
L’unica parte del capello che ne determina la crescita è il follicolo pilifero, un annesso cutaneo che si trova all’interno della cute della testa. Per questo motivo tagliare i capelli non determina una stimolazione della crescita dei capelli. Normalmente i capelli crescono alla velocità di 1 cm al mese.
3. Le unghie continuano a crescere anche dopo la morte
Dopo la morte, le cellule del corpo iniziano a morire poiché non ricevono più ossigeno dalla circolazione sanguigna. Anche le cellule che producono le unghie sono destinate a porre fine alla loro attività circa 12 ore dopo la propria morte. Visto che un’unghia si allunga mediamente di 0,1 mm al giorno, questo tempo non è sufficiente a generare una crescita significativa. Il motivo per cui sembra che le unghie crescano dopo la morte si giustifica poiché dopo questo evento la pelle si disidrata e si ritira esponendo maggiormente le unghie.
4. Le macchie bianche sulle unghie indicano una carenza di calcio
Uno studio svolto dall’Università di Cardiff sulle abitudini alimentari di 82 studenti e sulle loro unghie ha stabilito che non c’è una correlazione diretta tra le macchie bianche e l’apporto di calcio. Le leuconichia (nome scientifico di queste macchie) si formano nella maggior parte dei casi in seguito a dei piccoli traumi che creano delle bolle d’aria all’interno della lamina ungueale prodotta dalla matrice dell’unghia.
5. I digestivi favoriscono la digestione
L’abitudine di bere un digestivo al termine del pasto per favorire la digestione è completamente errata. I digestivi, infatti, non aiutano il processo digestivo ma lo rallentano. Questo accade poiché l’alcol ha un effetto depressivo sui meccanismi che favoriscono il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino e quindi il cibo rimane ancora più a lungo nello stomaco.
6. Usiamo solo il 10% del nostro cervello
Quest’idea nasce dalle teorie dello psicologo statunitense William James in base alle quali gli esseri umani sfruttano solo una piccola parte delle proprie capacità cognitive. Al di là del fatto che ciò non avrebbe senso dal punto di vista evolutivo, queste teorie sono state ampiamente confutate dalle moderne tecniche di imaging cerebrale. Ciò che è vero è che all’interno dell’encefalo i neuroni rappresentano numericamente poco più del 10% delle cellule totali, mentre il 90% è rappresentato da cellule gliali, che hanno il compito di fornire nutrimento e protezione ai neuroni.
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