Cosa vuol dire vedere una persona?
Margherita pensava che volesse dire vederla nell’intimo, coglierne l’essenza, il nucleo fondante.
Tutti hanno un nucleo, alcuni lo nascondono molto bene sotto una coltre di banalità di chiacchiere futili, alcuni, i più non vogliono condividere quel nucleo bambino con nessuno.
Ma alle volte, magicamente, anche tra due adulti, può esserci quell’attimo, in cui si è nudi, l’uno davanti all’altro, attimi di condivisione gratuita.
La prima volta che Margherita lo vide avevano entrambi 12 anni.
Si trovavano ad un campus invernale con la scuola, la tematica della vacanza erano le quattro stagioni.
I ragazzini erano divisi a squadre, 80 ragazzi circa della scuola media, un tripudio di ormoni.
Era il momento in cui tante coppiette si formarono, tante e tanti che avevano fame di vivere di amare come grandi pur avendo solo 12 anni, di fare cose da grandi come baciarsi di nascosto e in piedi contro le porte della notte. E il tepore della casa che li ospitava, le attività comuni ed il tempo trascorso insieme invogliavano i piccoli all’ intimità. Tutti tranne lei, Maggy. E forse tanti altri giocattoli rotti, bambini diversi che non sognavano né storie né baci ma tutto quello cui ambivano era l’amore di un amico sincero.
Maggy aveva troppe responsabilità per pensare ad una storia, pensava che fosse una cosa da ragazzini e avrebbe continuato a pensarlo per anni.
Maggy aveva una preoccupazione: la madre malata, tutto il resto passava in secondo piano, era lei ad essere la donna di casa, madre di se stessa a madre di sua madre.
La prima volta che lo vide, cioè vide chi lui fosse era durante un’attività pomeridiana organizzata dai professori, una delle tante.
Lei era il capogruppo della loro squadra, votata da molti perché era la secchiona responsabile.
Lui era un ragazzino timido e schivo, a Margherita sembrava quasi fosse arrabbiato, non riusciva a coglierne il perché.
Lei era goffa e aggressiva e tutta compresa della sua parte di prima della classe, lei dominava l’altro sesso e anche il proprio dall’alto della sua superiorità intellettuale e morale.
La prima volta che lo vide fu quando, come sfida tra le varie squadre fu proposto di scrivere una poesia sulla primavera.
Margherita penna d’oro si precipitò e si offrì volontaria: chi se non lei sapeva scrivere?
E invece arrivò lui imponendosi: anche lui era il primo della classe e anche lui era molto compreso del suo ruolo.
Arrivò, prese la penna e stese quattro versi, senza rime, senza figure retoriche, senza immagini.
Margherita che aveva fatto un po’ di scrittura creativa con la professoressa d’Italiano pensò fossero una schifezza, ma non lo contraddisse: si era posto in maniera troppo forte perché anche lei, con il suo caratteraccio potesse contraddirlo.
Margherita non ricorda di cosa parlasse la poesia del ragazzino se non per un verso “quando mi sento un po’ solo”.
Questo colse di lui Margherita, che anche lui, come lei, di tanto in tanto si sentiva solo, era forse anche lui un giocattolo rotto?
La prima volta che lo vide erano sul lungo mare di una cittadina della Liguria, avevano 19 anni, si trovavano lì con compagnie separate.
Margherita pensò che lui fosse buffo e goffo nei suoi pantaloni a tre quarti e maglioncino sulle spalle annodato con le maniche che ricadevano sul petto.
S’incrociarono per caso e Margherita rimase con la compagnia di lui per fare quattro chiacchiere.
Furono molto più di quattro chiacchiere.
Lei ne vide un altro pezzettino, un altro pezzettino di quel nucleo fondante, morbido e dolce.
Lei, boccheggiante della di lui ingenuità gli raccontò che il migliore amico di lui aveva una relazione segreta con la ragazza che gli piaceva, lui non ne sapeva niente e probabilmente, causa il suo buon cuore perdonò l’amico all’ istante.
Parlarono tanto, sdraiati s’una grossa stuoia in spiaggia.
Si misero a nudo, come solo due adolescenti sanno fare.
Margherita raccontò del suo nuovo amore nuovamente finito, era l’ennesima fregatura, ma questa, più grande di tutte le altre, era rimasta davvero scottata.
Era così legata a Jacopo ed era così coinvolta che aveva persino pensato che la sua prima volta avrebbe potuto essere con lui, di fatto lo era stato, ma le aveva fatto troppo male, così si erano fermati prima e di lì a due settimane era stata lasciata.
Lo aveva visto per la prima volta, quella sera in spiaggia ma traumatizzata dai dolori della vita non aveva saputo cogliere quel fiore.
Sarebbe stata una relazione troppo stabile e troppo al di fuori dai suoi drama quotidiani, forse lui avrebbe saputo amarla davvero e non era pronta ad una relazione vera: lei si nutriva solo di amori d’inchiostro.
La prima volta che lo vide avevano 27 anni, lei indossava un cappottino verde e sembrava un amore. Aveva i tacchi e si era fatta venire a prendere a danza.
Dopo 5 anni lo aveva rivisto per caso, lui aveva fatto il primo passo, per una volta non era stata lei ad avventarsi sull’ uomo.
Era stato lui a notarla e chiederne il numero ad un’amica comune.
La prima volta che lo vide Margherita aveva paura come una dodicenne al primo appuntamento.