Quando il divano si ricopre di colla a presa rapida, la coperta si trasforma in un’appendice, proprio come quella inseparabile di Linus, e la mano si blocca ad u, nella tipica posizione da tazza di cioccolata calda con panna, vuol dire che l’Inverno è finalmente arrivato, e con esso il Natale. Come far passare il tempo, dunque, in questi lunghi pomeriggi di dicembre?
Si inizia con il caro vecchio Netflix, che sforna un’altra piccola perla. Se la serie tv dell’estate è stata Stranger Things, quella dell’inverno, sarà The OA. Otto episodi intrisi nel mistero, si, perché più si guarda il trailer più domande sorgono. All’inizio pare una rivisitazione di Room ma ben presto si capisce che il genere è sempre il solito, lo Sci-Fi. Ideato da Brit Marling e Zal Batmanglij, il duo responsabile per gli indie thrillers The East e Sound of My Voice, e diretto da Batmanglij, vede tra le star principali, Marling nei panni di Prairie Johnson. Prairie, una ragazza cieca, scomparsa da sette anni, ritorna improvvisamente nella sua cittadina con la vista completamente ristabilita. Ma questo non è l’unico dettaglio strano che la riguarda, ha misteriose cicatrici sulla schiena, e si rifiuta di parlare con la FBI. Insomma, il motto di Netflix sembra essere diventato “stranger: più è strano meglio è”.
Per restare in tema Sci-Fi, non si può non citare il nuovissimo Rogue One: A Star Wars Story. Ma forse definirlo nuovo, non è molto corretto, visto che si tratta di un prequel/sequel, e non può neanche definirsi un vero e proprio film, ma più un esercizio per i fan. Avete presente quel detto riguardante New York? Quello che fa più o meno così: “sembra di vivere in un déjà-vu costante, di riconoscere ogni strada ed ogni grattacielo dai film”? Ecco, Rogue One è più o meno così, un costante remainder ai film originali, a qualcosa di riconoscibile e famigliare. Quindi, se siete fan guardatelo, e divertitevi a cogliere tutti gli indizi e le vecchie glorie disseminate tra una scena e l’altra. E se avete molto tempo per le mani, provate con una maratona di tutti i film, ma non guardateli in ordine d’uscita, provate a mettere la storia nel giusto ordine tra, prequel, originali, sequel…
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Dopo un mito del cinema, passiamo ad un’icona letteraria, Jane Austin, che è al cinema con Amore e Inganni. Ispirato liberamente a Lady Susan, il romanzo epistolare che può definirsi a buona ragione una prova generale per Orgoglio e Pregiudizio, sagace ed ironico, è un film per i romantici, ma anche per i più cinici. Diretto da Whit Stillman è ambientato a Langford, nel Regno Unito, alla fine XVIII secolo, quando Lady Susan, vedova da appena 4 mesi, è costretta a lasciare la residenza di famiglia per rifugiarsi dai pettegolezzi sulla sua vita amorosa. Si stabilisce a Churchill dai parenti del defunto consorte, insieme alla figlia Frederica. La vera natura della donna, però, non sfugge alla cognata Catherine. Impotente rispetto ai piani della fascinosa vedova, Catherine osserva la rete tessuta da Lady Susan per sedurre suo fratello, Reginald, e al contempo maritare la figlia con il ricchissimo ma non “brillante” Sir James Martin.
Chiudiamo con È solo la fine del mondo, il nuovo film di Xavier Dolan. Presentato a Cannes nel 2016, e vincitore del Gran Premio della Giuria, il film è tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Jean-Luc Lagarce “It’s Only the End of the World” e vede un grande cast: Vincent Cassel, Marion Cotillard, Léa Seydoux e Nathalie Baye. È una storia vibrante, emozionante, carnale. Dopo 12 anni di assenza, l’affermato drammaturgo Louis torna a casa per annunciare la sua imminente morte. Ad accoglierlo c’è una famiglia che non conosce e che non lo riconosce. Una sorella che non ha visto crescere, un fratello minacciato da tutta l’attenzione che questo ritorno comporta, attenzione rubata a lui, una cognata mai conosciuta, e una madre che spera le cose vadano bene, anche se suo figlio, lei non l’ha mai capito. E la fine, la morte è lì che incombe, sempre più vicina.
Come la fine del 2016, quindi godetevi questi ultimi giorni dell’anno con tra amori, ribellioni, misteri sempre più oscuri e fini del mondo.
Photo Credits: Lucasfilm
Fonti: Disney, Lucky Red, Netflix, Amazon Studios