Tra pochi giorni la Chiesa cattolica ricorderà la ricorrenza dell’Immacolata concezione di Maria. Per la sua vicinanza al Natale e per la maggiore conoscenza del dogma della verginità di Maria, questa ricorrenza viene spesso confusa con l’Annunciazione del concepimento di Gesù – che invece non viene ricordata nel calendario cristiano – e portata come prova che Gesù non può essere nato il 25 dicembre.
Il giorno 8 dicembre, invece, viene ricordata la promulgazione del dogma dell’Immacolata concezione di Maria, avvenuta nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, proprio in questa data, da parte del papa Pio IX. Il Papa sancì che ella, pur essendo stata concepita da sant’Anna e san Gioacchino come ogni altro essere umano, non portò con sé nessuna traccia del peccato originale. Nel disegno divino Maria, oltre che portare in grembo Gesù e crescerlo, avrebbe dovuto dargli la sua natura umana –Gesù è infatti sia divino che umano- e non sarebbe stato possibile pensare che Dio potesse unirsi ad una natura umana che è stata toccata dal peccato originale e quindi dal male. Ha ricevuto invece la natura umana con la purità di Adamo ed Eva alla creazione del mondo, quando l’uomo era davvero immagine di Dio e non aveva ancora conosciuto il peccato.
Già da secoli l’immacolata concezione di Maria era oggetto di dibattito teologico, e in alcune zone veniva già appellata con il titolo “Immacolata” poiché in Luca 1,28 l’angelo Gabriele saluta Maria dicendo “Ti saluto, o piena di grazia”, parole che indicano come Maria non sia semplicemente in uno stato di Grazia divina, ma piena dello spirito divino, senza lasciare alcuno spazio per il peccato. La natura immacolata di Maria è stata resa ufficiale nel XIX secolo, ma non fu percepito come una modifica del Credo cristiano. Si tratta infatti di un dogma di approfondimento della Rivelazione, ossia già implicitamente contenuto nelle parole dell’Angelo e che l’uomo ha compreso solo con il passare del tempo.
Lo stesso papa Pio IX benedisse la statua di Maria in Piazza di Spagna il giorno 8 dicembre 1857; dopo di lui altri papi fecero omaggi in questo giorno a Maria e ancora oggi il papa si reca ogni anno in Piazza di Spagna per questa ricorrenza.
Fonti:
Famiglia Cristiana
Vangeli e atti degli apostoli, note e commento di Pierre de Beaumont, traduzione di Enzo de Marchi, Edizioni Dehoniane, 2000
Crediti immagini:
Copertina
Anna e Gioacchino
Anna e Maria