Provare per credere! Cibi da (non) mangiare in vacanza

La storia dei viaggi è la più antica del mondo: da sempre l’uomo ha viaggiato, è emigrato colonizzando nuovi spazi, partendo dal Sahara fino ad arrivare in Asia ed America.

C’è qualcosa, però, che è antico tanto quanto l’uomo: il cibo!

Nel corso dei secoli ci siamo evoluti: caccia, pesca, abbiamo conosciuto il fuoco e, diciamocelo, è stata una benedizione per il nostro palato!

Purtroppo, c’è qualcuno nel mondo che è rimasto indietro nello stadio evolutivo culinario: il primo posto spetta di diritto al Giappone che, a quanto pare, non è solo la terra del sushi!

In Giappone troviamo occhi di tonno, che si dice abbiano in realtà il sapore del calamaro, nonostante la consistenza gelatinosa: provare per credere! E non finisce qui, il piatto preferito sembra essere il “biscotto di vespe”, con i veri insetti all’interno! Ad onor del vero bisogna affermare che avrà sicuramente più proteine di un semplice dolcetto…

Il Sud Est Asiatico, di certo, non vuole farsi mettere i piedi in testa per quanto riguarda l’originalità in  cucina: nella “zuppa di nidi di uccelli” si utilizzano solo nidi di rondini-salangana (rarissimi, circa 2000 dollari al chilo), che vivono nel Sud Est Asiatico. Tali nidi sono composti da saliva secca di uccelli e ciò fa somigliare la zuppa ad un budino molto denso, anche se il sapore probabilmente è alquanto lontano dall’amato dolce – non a caso italiano! –

Sempre nel Sud Est Asiatico, la tradizione sembra imporre la frittura di tutto ciò che rimane abbastanza fermo da essere catturato: scarafaggi, scorpioni, cavallette e persino ragni!

La Cina segue a ruota con uno dei suoi antipasti più popolari: l’uovo centenario viene lasciato a maturare in una soluzione salina, per un periodo di tempo che va dai 15 giorni ai 4 mesi.

Ultimo, ma non meno particolare, se non crudele, è il modo che i Cinesi hanno trovato per mangiare gamberi freschissimi: i gamberi ubriachi, sono un piatto abbastanza diffuso che vede gamberi di fiume marinati nell’alcol, tanto che questi non oppongono alcuna resistenza mentre vengono scuoiati e mangiati. Probabilmente non ci saremmo aspettati niente di meno dagli ideatori del Festival di Yulin (anche se gli ultimi sondaggi danno il 64% della popolazione cinese contraria allo scempio canino).

Andare in vacanza all’estero, soprattuto in posti esotici, è certamente un privilegio, ma un beneficio che si va sempre di più diffondendo: proviamo sempre nuove cose, non ci bastano più le capitali europee, sembra prevalere una volontà di riscoperta dell’antico e dell’inusitato, o forse semplicemente, il ritorno del fascino delle esplorazioni esotiche.

Questo, però, comporta anche una serie di effetti negativi, malattie a cui il nostro organismo non è abituato e, la maggior parte delle volte dovute all’ingestione di cibi poco usuali e non opportunamente trattati.

Per evitare di incorrere in spiacevoli effetti collaterali dovuti ai cibi, si raccomandano alcune attenzioni, soprattutto verso carne cruda, uova, latte e soprattutto, per coloro che hanno il coraggio di assaggiare qualcuno dei cibi sopra elencati, di non esagerare con le stravaganze!

Andare in vacanza è sempre un piacere: a volte però, quello che troviamo sulla nostra tavola non è proprio ciò che ci aspettiamo…

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.