Amsterdam è patria di artisti e sede di splendidi musei: il museo di Van Gogh, il Rijksmuseum, lo Stedelijk — luoghi in cui vedere, ammirare capolavori senza tempo. Ma c’è un museo molto singolare, in questa città così varia e suggestiva: un museo che ama definirsi “il museo dell’invisibile”.
Effettivamente, le attrazioni principali del Micropia non sono normalmente visibili ad occhio nudo. Il nome del museo, probabilmente, suggerisce qualcosa: si tratta del museo dedicato a microbi, batteri e microorganismi. Situato accanto all’Artis Zoo e a pochi passi dal Giardino botanico, il Micropia è un museo molto moderno, inaugurato nel settembre del 2014.
Le sale dall’aspetto futuristico del Micropia di Amsterdam ospitano attorno alle trecento specie di microorganismi. L’intento del museo è quello di far familiarizzare i visitatori, specie i più piccoli, col mondo invisibile che ogni giorni ci circonda e che, in un certo senso, favorisce la vita umana. All’inizio del percorso c’è una sorta di “scanner” che misura indicativamente il numero di microorganismi presenti al momento sul corpo del visitatore: interessante, ma anche da brividi, in un certo senso. Comunque, abbiamo intorno a noi migliaia di piccoli organismi ed è importante conoscerli.
Non molti si stupiranno della presenza di questo museo in una città famosa per le sue curiosità. Ma non c’è solo questo: non è affatto un caso che un museo come il Micropia sorga proprio in Olanda. Infatti, la prima persona al mondo ad aver intuito l’esistenza dei batteri fu proprio un olandese, di Delft, Antoni van Leeuwenhoek. All’interno del museo, è presente il microscopio che lo studioso aveva creato per se stesso, e grazie al quale intravide quelli che lui chiamò “animaletti”. Il suo contributo fu dunque prezioso per la nascita della batteriologia.
Nel museo sono allestite esposizioni di oggetti quotidiani, cibi in buono e cattivo stato; è mostrato il funzionamento dell’apparato digerente umano e animale: il tutto in relazione al mondo invisibile di batteri e microrganismi. È anche possibile osservare un vero e proprio laboratorio.
Fonti: Micropia Press, AmsterdamTips, Wikipedia